La pattuglia in Senato cresce, dal Pd arriva Annamaria Parente e i senatori di Italia Viva salgono a 17. Non solo. L’ex governatrice del Lazio Renata Polverini, oggi deputata di Forza Italia, si è sospesa dal gruppo e ha partecipato a un convegno con Matteo Renzi: «Italia viva – ha detto a margine dell’iniziativa – arriva dritto all’elettorato più moderato di Forza Italia». È il partito di Berlusconi, ha aggiunto, ad essere cambiato, sempre più schiacciato sulle posizioni sovraniste di Salvini e Meloni.
Insomma, il contenitore cui ha dato vita l’ex premier – una Dc 2.0 aggressiva al punto giusto per catalizzare attenzioni o malumori – sembra l’exit strategy di molti moderati oggi alle prese con gli strascichi della caduta del Conte uno. Da azionista di maggioranza (pur se aveva preso meno voti e meno parlamentari dei 5 Stelle), il leader di fatto dell’area di centrodestra Salvini si misura con l’opposizione. Di colpo la Lega ha smesso di attrarre quei centristi che anche in Molise cercano una collocazione più certa e stabile. Di colpo, anche per una minore ruvidezza e per una maggiore vicinanza nei temi proposti, è tornato ad essere Renzi il Matteo a cui avvicinarsi.
Nei rumors molisani, quindi, cominciano a circolare voci di possibili acquisti eccellenti per Italia Viva. L’ex governatore Paolo Frattura è uscito allo scoperto e la sua scelta, renziano da sempre, è lineare. Sembra, inoltre, che al progetto dell’ex premier siano interessati alcuni inquilini di Palazzo D’Aimmo nella precedente legislatura: Domenico Di Nunzio, anche lui renziano della prima ora, e Carmelo Parpiglia. Forse anche Cristiano Di Pietro. Ma il botto, perfino nelle indiscrezioni, arriva con la ‘pazza idea’ che in queste ore alcuni osservatori sussurrano: Michele Iorio potrebbe convergere sulla rotta di Italia Viva e avrebbe pure la struttura e il seguito giusto per coprire uno spazio significativo e radicare in regione il movimento. Moderato, viene da Forza Italia, non è affatto fuori target (Renzi mira agli azzurri pentiti o in fuga da un partito che finirà fagocitato da Salvini).
Frattura e Iorio alla fine potrebbero ritrovarsi insieme? Sembra impossibile a dirsi, ma in realtà fra i due già nel 2018 qualche ragionamento c’era stato. E insieme davvero lo sono stati già. Appunto, anni fa, nella Forza Italia degli anni gloriosi. Uno scenario che sembra verosimile. Come si concilierebbe questa posizione con l’appartenenza al centrodestra in Regione? Beh, che Renzi e il suo movimento giochino da battitori liberi, non di centrodestra ma già molto distanti dal Pd (e lontanissimi dai 5s) è abbastanza evidente.
r.i.

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