Frattura dimettiti. Fosse un hashtag, sarebbe questo. Michele Iorio, capo del centrodestra e lanciato verso una riproposizione non ufficiale né decisa ma al momento probabile perché nelle cose, tenta la spallata.
Parla di «crisi ormai evidente e irreversibile del centrosinistra molisano» che «pone la regione in condizioni assai precarie e procura seri danni a tutti i cittadini». Perciò «Frattura farebbe a prendere atto di una situazione ingestibile e a rassegnare le dimissioni senza imboccare strade tortuose e piene di ostacoli che non fanno che ritardare i lavori del Consiglio regionale ormai in preda ad una confusa attività legislativa e senza un serio programma di rilancio dell’ economia e del lavoro. Anticipare le elezioni regionali sarebbe un atto di responsabilità che potrebbe ridare al Molise una nuova opportunità. La gente – conclude – è stufa di tatticismi o di manovre di palazzo che fanno perdere alla politica ogni credibilità e, trascurando e perdendo ogni rapporto con la realtà esterna, le lasciano quel titolo di autoreferenzialità a discapito del Molise e dei molisani».
E sempre dal centrodestra arriva l’attacco sulle misure per lo sviluppo e l’occupazione. Fusco, Iorio, Cavaliere e Sabusco puntano il dito: «È passato oramai più di un anno, ma i 2.800 lavoratori di Gam, Ittierre e indotto metalmeccanico sono ancora in attesa di essere profilati e questo non solo impedisce ogni negoziazione in sede di predisposizione dell’accordo di programma (per l’area di crisi complessa, ndr) ma, soprattutto, non permette di programmare e mettere in campo, procrastinandoli nel tempo, strumenti quali la ricollocazione, la riqualificazione o i lavori di pubblica utilità». Come l’ex assessore al Lavoro Petraroia già da tempo, anche il centrodestra critica la scelta della giunta «di utilizzare una parte dei fondi destinati al pagamento delle mobilità in deroga ai disoccupati per sostenere interventi di politiche attive del lavoro nelle aree di crisi». «Come si potranno attuare questi interventi se i lavoratori che ne dovranno beneficiare ancora non sono stati individuati e profilati? E come si potranno decidere i finanziamenti per le varie misure da mettere in campo senza un quadro chiaro della situazione? Come le aziende potranno eventualmente richiedere questi lavoratori senza la predisposizione di questo database?». Domande, queste, che la minoranza protocollerà in una interrogazione. «Non si può più perdere tempo, è a rischio il futuro di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, nonché del tessuto sociale di tutto il Molise».

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