Le premesse andavano in tutt’altra direzione. Invece, al primo incontro fra i commissari della sanità del Molise e il governatore Donato Toma, è scoppiata l’intesa.
Nominati dopo otto mesi di vuoto il 7 dicembre scorso dal Consiglio dei ministri, Angelo Giustini (commissario) e Ida Grossi (sub) sono stati ieri per la prima volta a Palazzo Vitale. Lì avranno una sede, un’altra all’Asrem quando ci sarà la necessità di lavorare più a stretto contatto con l’azienda sanitaria. La struttura commissariale, dunque, è ora pienamente operativa.
Ieri pomeriggio il colloquio con il presidente della Regione. Che politicamente ha subito il commissariamento voluto dall’esecutivo gialloverde e giuridicamente sta studiando come impugnarlo e soprattutto come impugnare l’incompatibilità sancita con la legge di conversione del decreto fiscale che lui e altri colleghi (De Luca in testa) ritengono incostituzionale. Ma con il cardiologo generale in congedo della Guardia di Finanza e con l’ex direttore generale dell’Asl di Asti ha invece stabilito da subito, racconta, una «collaborazione leale e reciproca».
La riunione è durata un’oretta, un’ora di dialogo in cui Toma, Giustini e Grossi si sono confrontati «con schiettezza e apertura» su diverse situazioni. Ognuno giocherà il suo ruolo, ma «interagiremo», riferisce il governatore. È in fondo la collaborazione che aveva sollecitato alla ministra Grillo e su cui, dice, i commissari si sono detti d’accordo. Un «incontro più che soddisfacente», tira le somme Toma. «Il nostro intento, di tutti e tre, è di riportare la sanità a grandi livelli», sintetizza.
Toma ha mostrato a Giustini e Grossi gli uffici preparati per loro (le esigenze ora sono raddoppiate rispetto a quando al terzo piano di Palazzo Vitale c’era solo il sub commissario perché commissario era il governatore) e li ha poi lasciati a un briefing operativo con la direzione generale Salute.
Dopo il 1 gennaio, l’insediamento ufficiale.
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