In principio fu Finmolise. Poi la Fondazione Molise Cultura, Molise Dati, gli Iacp e l’Eres (in questo caso non di governance si tratta ma di commissari). E domani tocca a Sviluppo Italia Molise.
Riconfermati i presidenti degli enti strategici per Palazzo Vitale – Antonacci alla finanziaria regionale, Presutti alla Fondazione che ha sede alla Gil e Tondi a capo della Spa che si occupa di information technology – a Sviluppo Italia potrebbe arrivare qualche sorpresa. Le voci di corridoio infatti danno la carica dell’amministratore delegato al centro di una contesa. A ben guardare, se le indiscrezioni si riveleranno esatte, una contesa all’interno del gruppo che fa capo all’onorevole Patriciello.
L’attuale ad, Claudio Pian, è approdato alla Spa che ora ha sede in via Nazario Sauro a Campobasso, ai tempi dell’amministrazione Frattura, in quota a Rialzati Molise (gli uomini dell’eurodeputato azzurro sostenevano con questa lista civica il presidente del Pd). Confermato da Toma che ne ha apprezzato l’operato in questi anni non solo per quanto riguarda gli aiuti Covid alle aziende ma anche per l’operatività dimostrata a supporto delle politiche per il turismo e la cultura, ora sarebbe insidiato da Fabio Sebastiano. Ingegnere, fino a qualche settimana fa componente del Cda del Neuromed in cui era consigliere delegato alla ricerca, ha cambiato lavoro – per gli osservatori – in maniera repentina, quasi all’improvviso. Poi, magari la sua era invece una decisione presa da tempo e senza strascichi. Ma ai profani è sembrato uno strappo con il principale gruppo della sanità privata molisana. Tanto più che non si può escludere che il suo nome per la guida di Sviluppo Italia lo abbia avanzato l’assessore Cotugno, titolare delle deleghe al turismo e alla cultura, e vicepresidente da tempo vicinissimo alle posizioni del governatore Toma. Sempre i bene informati, invece, raccontano di rapporti sempre più freddi fra i due cognati, da quando Patriciello ha messo il veto: stavolta, ha deciso e detto, nessun parente in lista. Il vice di Toma non l’ha presa bene affatto, anche per la ‘gogna’ pubblica a cui quelle dichiarazioni lo hanno esposta. Sarebbero addirittura gelidi i rapporti fra Toma e Patriciello, la guerra sull’extrabudget si sta rivelando assai cruenta, anche se le battaglie sono rimaste finora quasi sottotraccia.
Il quadro, quindi, non è dei migliori. Che siano solo rumors o reali ipotesi di lavoro, le voci su un cambio decisivo e deciso a Sviluppo Italia in questo clima diventano quindi perlomeno verosimili. Domani si saprà se Pian resterà al suo posto o sarà sostituito da Sebastiano. Una cosa è certa, lo ha riferito lo stesso presidente Toma: sul suo tavolo, per il Cda della società, c’è una rosa di nomi da valutare. Attualmente, del board fanno anche parte Serena Melogli (presidente) e Maria Giovanna Mastrobuono.
Intanto, la giunta ha rinnovato gli incarichi di vertice degli Iacp di Campobasso e Isernia. Continueranno a occuparsene, da commissari liquidatori, rispettivamente l’ex sindaco di Montenero di Bisaccia Nicola Travaglini e l’ex consigliere provinciale di Isernia Mike Matticoli. Quest’ultimo è stato confermato anche nel ruolo di commissario straordinario dell’ente regionale per l’edilizia sociale (Eres). In tutti e tre i casi, la nomina deliberata dall’esecutivo di Palazzo Vitale il 22 giugno scorso avrà durata fino al 31 dicembre prossimo.

ppm

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