In televisione, sulle autostrade, nelle grandi stazioni ferroviarie: il Molise è ovunque. Il mese di novembre segna un passaggio epocale per il marketing della nostra regione che sta riscuotendo successo fra i turisti nazionali ed internazionali. Oltre all’orgoglio di tanti molisani che tra selfie e passaparola stanno esaltando una campagna di comunicazione dalle cifre superiori a qualsiasi previsione.
A dare il via a questa grande operazione mediatica l’assessorato regionale al Turismo attraverso l’utilizzo di risorse europee e del Funt (Fondo unico nazionale del Turismo) dedicati alla promozione territoriale e quindi a costo zero per le casse regionali.
Infopoint nelle stazioni di Milano e Napoli Centrale e Roma Termini, in oltre 40 autogrill italiani su tutta la dorsale adriatica e appenninica, oltre agli spot sulle reti Rai nazionali: il Molise davvero è ovunque!
Assessore Cotugno, una ribalta mediatica eccezionale per promuovere al meglio l’offerta turistica regionale, che ne pensa di questi primi numeri?
«Abbiamo scritto ancora una volta una pagina storica dell’attività di questa Regione nel campo del turismo. In questo mese è partita la più grande campagna di marketing a livello nazionale che il Molise avesse mai messo in campo e i risultati sono straordinari e avranno degli effetti importanti sul ritorno di immagine e presenze per il nostro territorio!».
Perché proprio in questo momento una tale campagna di promozione al pari di regioni più blasonate?
«Guardi, il momento storico che stiamo vivendo è alquanto drammatico per famiglie ed imprese: dopo due anni di pandemia, un’altra scure si è abbattuta sull’economia del nostro Paese, con il rincaro energetico ed una guerra che sta impoverendo tutti!
Tra i settori più in crisi ci sono quelli legati alle attività turistiche, prima chiuse per l’emergenza sanitaria e adesso messe in difficoltà per il rincaro dei prezzi dell’energia.
In questi ultimi anni abbiamo profuso impegno e risorse economiche per stare al fianco dell’intero settore, producendo, in controtendenza rispetto ad altre e più blasonate regioni, risultati a doppia cifra per l’aumento di presenze sul nostro territorio.
Adesso occorreva un impulso maggiore, non solo per consolidare la posizione del Molise nel turismo globale, ma soprattutto per sostenere su canali ancora più ampi la nostra immagine, la nostra identità, il nostro orgoglio di regione da mostrare al mondo».
Da due settimane al via ma basta guardare i principali social e i vari commenti per capire il grande effetto prodotto anche in Molise, quali sono le sue sensazioni?
«Sto rivedendo l’orgoglio di essere molisani! Sui social, nei vari commenti, ho sentito il grande entusiasmo dei nostri corregionali, soprattutto di quelli residenti da anni in altre realtà italiane: lo testimoniano i vari post ma anche i report quotidiani delle promoter negli infopoint che trovano i turisti nazionali ed esteri incuriositi e intenzionati a vedere da vicino la nostra regione.
Io stesso ho voluto da vicino guardare i nostri presidi turistici a Milano, Roma e Napoli e le posso dire che le stesse promoter, giovani competenti e con la conoscenza di più lingue, sono entusiaste di promuovere il nostro territorio. Abbiamo prodotto un effetto di grande impatto sui visitatori, sui potenziali turisti ma anche su chi è chiamato a veicolare il messaggio della nostra regione!».
Un lavoro imponente che sta portando i suoi risultati a livello di immagine e che ha visto il coinvolgimento attivo di tutto il territorio.
«Questa è una delle note più belle di questa campagna di comunicazione: l’orgoglio di tanti per aver contribuito, con i propri scatti o le proprie immagini, in maniera assolutamente gratuita, a dare ancor più risonanza alla nostra campagna di marketing.
Per questo voglio ringraziare Simone Sala, la Fonderia Marinelli, i fotografi Franco Cappellari, Giorgio Paglione, Sascha Frank Messere e Giustino Guarini, la Pro Loco di Frosolone, Alessio Vitale e i sindaci di diversi comuni molisani per aver partecipato con grande orgoglio e appartenenza a questa grande operazione mediatica, per nulla scalfita da quelle sempre più poche voci dissonanti per partito preso».
A proposito, abbiamo letto alcuni commenti di disapprovazione sulle scelte dei luoghi o dell’assenza dei capoluoghi nelle varie immagini, cosa risponde?
«Preferirei non farlo perché veramente non hanno senso, però qualche precisazione va fatta per chi si interroga su quanto scritto da alcuni, per fortuna sempre meno. Campobasso ed Isernia sono presenti alla grande in questa campagna di comunicazione e “brillano” nelle grandi stazioni italiane e sulle autostrade da Termoli a Milano… di che parliamo? La campagna di marketing nazionale si snoda su tre canali di comunicazione e certamente gli stessi posti non potevano trovare spazio sempre e dappertutto altrimenti avrebbero oscurato altre realtà molisane meritevoli di promozione, soprattutto le più piccole che non hanno risorse per promuoversi ma che noi abbiamo portato alla ribalta. E poi mi scusi, ma quando capiremo che basta solo un’immagine, qualsiasi, per promuovere un’intera regione? Quando si costruisce un piano di comunicazione non lo si fa dando voce ai campanilismi ma seguendo una strada che faccia emergere la nostra identità!
Spero di aver risposto a quello che per qualcuno era una mancanza ma che in fondo è stato solo un impeto di… slancio per polemizzare a tutti i costi! Per non parlare di promuovere il mare a novembre (!!!). La nostra meravigliosa riviera era nello spot Rai di luglio e tornerà nella programmazione televisiva a marzo, oltre ad essere nelle grandi stazioni. Adesso è il momento di esaltare i profumi e i colori della nostra montagna e le stazioni sciistiche di Campitello e Carpracotta devono avere tutto il loro risalto per l’intera area del Matese, dell’alto Molise e del Molise intero».
Questo anche nel solco di quello che lei dice da quattro anni, ossia di fare rete per dare alla nostra regione quelle chance che mai si erano avute in chiave turistica e culturale.
«Parlare male del Molise è un boomerang pazzesco per il turismo e il nostro appeal e il Molise non ha bisogno di questo, né le nostre attività ricettive che sono entusiaste di tanto clamore mediatico. Remiamo tutti dalla stessa parte, pur consapevoli che solo chi non fa nulla non sbaglia, e che certamente qualcosa anche noi lo abbiamo sbagliato, ma non si potrà mai dire che questo Governo regionale non abbia investito in questi quattro anni tanto lavoro, impegno e determinazione oltre a risorse economiche europee per arrivare al punto dove siamo oggi con il turismo e la cultura di questa regione.
In quattro anni abbiamo lavorato e approvato il Piano strategico per il turismo e cultura, il Piano di comunicazione dedicato, un nuovo brand e una nuova piattaforma, nonché il ritorno alle fiere che contano a livello nazionale ed internazionale e la presenza oramai fissa sulle reti Rai nazionali, nelle grandi stazioni ferroviarie italiane, sulle autostrade e sui principali magazine e quotidiani d’Italia. Credo che oggi, possiamo ben dirlo il Molise è!».
ppm

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