La giunta regionale ha autorizzato Finmolise, società finanziaria in house di Palazzo Vitale, a prendere in considerazione la richiesta di Funivie Molise, vale a dire un prestito di 200mila euro «per perseguire gli obiettivi strategici a cui statutariamente risulta preposta, nonché per la conservazione del patrimonio aziendale – si legge nella nota dell’amministratore di Funivie Fausto Parente – e per la ricerca di modalità di risanamento dell’esposizione debitoria e di un possibile riequilibrio della situazione finanziaria anche attraverso l’avvio di procedure concordatarie in continuità aziendale». In poche parole, per risolvere un problema finanziario imminente.
Che sia impellente, lo si deduce anche dal fatto che la lettera di Parente – allegata alla delibera pubblicata all’albo pretorio – è stata assunta al protocollo di Palazzo Vitale giovedì 30 novembre e nello stesso giorno l’esecutivo si è riunito per fornire indirizzi operativi alla Finmolise.
Le difficoltà di Funivie, società proprietaria degli impianti di risalita e innevamento della stazione sciistica di Campitello Matese, sono venute fuori in maniera clamorosa qualche mese fa, quando si è saputo della fissazione della vendita proprio delle seggiovie e di alcuni terreni. Chiesta dal Comune di San Massimo (che pure è socio di Funivie) per un vecchio debito relativo ai canoni sulle superfici sciabili, l’alienazione dei beni all’asta significherebbe la fine dei sogni di rilancio. Per evitare il tracollo, la Regione ha studiato e approntato un piano di risanamento per la società, che è sottoposta all’influenza dominante dell’ente di via Genova (96,09%). L’esposizione debitoria complessiva è pari a circa 4 milioni di euro. Trovarli tra le pieghe di un bilancio d’emergenza, quale quello che andrà in aula la prossima settimana, sarebbe stato impossibile. Quindi, si procede intanto a “tappare” qualche falla più pericolosa.
Il percorso, leggendo la delibera 373 del 30 novembre 2023, è stato già in gran parte concordato con interlocuzioni fra Funivie, Finmolise e la Regione.
Prima tappa: Parente ha chiesto 360mila euro per le esigenze gestionali che ha elencato nella sua missiva. L’anticipazione delle risorse da parte di Finmolise, si legge nelle premesse del provvedimento di Palazzo Vitale, «si dovrebbe configurare come un prestito turnaround alle condizioni che la Finanziaria regionale riterrà di poter applicare nel caso di specie, e/o secondo altre modalità ritenute opportune». Funivie, precisa ancora la delibera, «in ragione dell’eventuale concessione del finanziamento in argomento è chiamata comunque a ripristinare prontamente le somme anticipate dalla Finmolise attraverso un reintegro dilazionato dalle stesse, secondo precisi accordi che verranno a stipularsi tra le parti».
Per lunedì è convocata l’assemblea dei soci della finanziaria regionale e la concessione del prestito sarà formalmente valutata. Ma era necessario acquisire, e in fretta, le linee di indirizzo dalla Regione. Quindi giovedì ci sono state interlocuzioni già operative. Finmolise «ha valutato la possibilità di intervenire fino alla somma di 200.000,00 euro sotto forma di anticipazione remunerata e con impegno di restituzione… rinvenendo tale capienza nella gestione – LR 13/87 interventi Aziende in crisi – regolamentata dalla convenzione 06/03/97».
Il dispositivo, approvato dall’esecutivo presieduto dal vice del governatore (che era assente per motivi di salute, ndr), Andrea Di Lucente, e all’unanimità fra le altre cose stabilisce di prendere atto della nota prot. n.179883 del 30.11.2023, a firma dell’amministratore unico della Funivie Molise Spa», di condividere l’opportunità di prendere in considerazione la suddetta richiesta, demandando a Finmolise Spa ogni utile valutazione dell’istanza in argomento e delle modalità di anticipazione di risorse finanziarie, secondo il rispetto di una stringente tempistica necessaria eventualmente per assicurare il buon esito dell’iniziativa di precisare che la Finmolise Spa dovrà disciplinare l’erogazione sotto la forma dell’anticipazione remunerata e con l’impegno alla restituzione». E, infine, che «le valutazioni, le decisioni e i provvedimenti assunti dalla Finmolise dovranno essere trattati e discussi all’Assemblea dei Soci convocata per il 4 dicembre».

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