I ‘viaggi da incubo’ sui treni molisani non sono stati archiviati con il 2014. Con il nuovo anno e il ritorno alle attività quotidiane dopo le festività natalizie, per i pendolari sono ripresi i ‘mal di pancia’. Ritardi, biglietterie chiuse, sedute finite sui convogli: è ogni volta il caos a bordo delle vetture molisane. L’ennesima denuncia arriva dal Forum per il trasporto pubblico locale. “Confessiamo di esserci lasciati prendere da un momento di rassegnazione dinanzi al muro di gomma di Ferrovie dello Stato e non la abbiamo incalzata come dobbiamo. E’ bastato riprendere  i nostri sopralluoghi in stazione. La situazione del servizio non è cambiata gran che”: è Filippo Poleggi ad incalzare ancora una volta l’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni. Lo fa tramite una lettera aperta in cui descrive con dovizia di particolari una delle tante giornate da dimenticare per i viaggiatori molisani, quella dello scorso 8 gennaio.

“Il treno per Roma delle 17,50 è in attesa sul primo binario. Comincia il flusso degli studenti  che dopo le feste ritornano alle loro sedi di studio. Valigioni, borsoni pieni di rifornimenti alimentari. Con il trascorrere dei minuti monta il nervosismo; la biglietteria, come avviene troppo spesso, è  chiusa. Sarà il caso di chieder conto a Trenitalia che vanta crediti che fine fanno i bei compensi che incassa per contratto per il servizio di biglietterie in gran parte non reso?”.

E’ inutile anche la presenza degli sportelli automatici: sono spesso guasti e, non emettendo i biglietti, fanno infuriare ancora di più i poveri viaggiatori. Qualcuno riesce a procurarsi il tagliando al bar della stazione (a proposito, il servizio verrà retribuito prima o poi da Trenitalia?).  Poleggi continua il suo racconto: “Mentre gli altri si dibattono cercando soluzioni, i parenti cercano di occupare i predellini del treno, solo per ritardare la partenza, non per fare proclami. Il capotreno ritarda moderatamente. Infine il treno parte, alcuni ce l’ hanno fatta, molti rimangono sulla banchina, in parte rassegnati al normale disservizio, altri sbattono in terra i borsoni, incavolati”

Ma i problemi non riguardano solo la Campobasso-Roma (non a caso definita tra le peggiori d’Italia), dal momento che il copione si ripete anche per il collegamento con Napoli.

“Abbiano apprezzato il suo dinamismo – scrive Poleggi a Nagni – abbiamo anche lodato i piccoli parziali miglioramenti e deboli segnali positivi, da noi anche richiesti (come l’intervento parziale al famoso binario 21 bis di Roma Termini). Oggi però le diciamo se non sarà  il caso che riprendiamo anche il discorso sul  quotidiano, magari chiedendo a Trenitalia, che di recente le inviò i decreti  ingiuntivi, che mantenga gli impegni di contratto per cui è pagata e che finalmente presenti il suo bilancio regionale”. E speriamo che anche questo ultimatum non finisca nel dimenticatoio.

 

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