San Giuliano di Puglia, il paese simbolo del terremoto in Molise, dove il 31 ottobre del 2002 nel crollo della scuola Jovine morirono 27 bambini e la loro maestra, è stato ‘protagonista’, insieme a Foligno, di un progetto dell’Enea che ha monitorato per un lungo periodo alcuni edifici studiando il comportamento dinamico nel tempo. A San Giuliano, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, gli edifici tenuti ‘sotto osservazione’ dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie e l’energia sono stati la nuova scuola Jovine, con isolamento alla base, e il Palazzo Marchesale, sede del Municipio. A Foligno invece sono stati monitorati il centro operativo, l’edificio della Forestale, entrambi con isolamento sismico, e un edificio industriale con struttura tradizionale. I primi risultati del progetto saranno presentati e valutati nel corso di una giornata di studio, il prossimo 27 gennaio nella sede dell’Enea a Roma, organizzata in collaborazione col Comune di San Giuliano di Puglia, la Regione Umbria e il Dipartimento della Protezione Civile.

“Il controllo del comportamento dinamico nel tempo – spiegano dall’Enea presentando l’iniziativa – è uno degli aspetti fondamentali per la sicurezza degli edifici in generale e assume ancora maggiore importanza nel caso di edifici strategici, con funzioni di protezione civile, e di particolare rilevanza, quali scuole e ospedali”.

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