Giovedì il presidente di Co.Re.A. Vincenzo Musacchio illustrerà a Montecitorio il progetto sulle strategie della lotta alla corruzione e, intanto, sul punto esorta nuovamente il premier Renzi ed il governatore Frattura ad un cambio di passo.

“Da studioso dei fenomeni corruttivi – argomenta in una nota – ad oggi mi sembra che la lotta alla corruzione non sia una priorità né per il governo nazionale e tanto meno per quello regionale. Caro Renzi, caro Frattura, fate in modo che lo diventi e fate presto. Qui, specialmente in Molise, occorre una rivoluzione economica, sociale, morale e culturale.  Occorrono riforme serie ed efficaci ormai improcrastinabili. Giovedì Co.Re.A illustrerà alla Camera dei Deputati il progetto sulle strategie di lotta alla corruzione, mentre il presidente Frattura e l’assessore Petraroia non hanno ritenuto opportuno fino ad oggi rispondere ad una richiesta di ascolto e di discussione del progetto in Regione. Senza alcuna polemica, credo che sia il momento di operare, di spendersi per il riscatto di questa piccola regione del Sud e soprattutto dei suoi giovani. Non possiamo sottovalutare neanche il contrasto alla criminalità organizzata che, seppur non autoctona, esiste ed opera da tempo in Molise. Vi sono anche altre priorità, dall’ambiente alla salute che vanno affrontate al più presto con i cittadini. Vi chiedo e chiedo a noi tutti una lotta serrata alla corruzione recidendo i suoi legami perversi non con strumenti emergenziali, ma con logiche strutturali ed efficaci. È necessario ‘riedificare’ questa regione con regole trasparenti e meritocratiche, se non vogliamo perderla come sta già accadendo. Il riscatto della nostra terra d’origine avviene mediante quella rivoluzione sociale e culturale già annunciata da Falcone, ma mai attuata. Ho girato tutte le scuole molisane di ogni ordine e grado e ho avvertito ovunque una profonda sete di giustizia che promana dai nostri giovani. Sabato scorso, assieme al professor Pino Arlacchi, abbiamo detto agli studenti del ‘Romita’ di Campobasso che la legalità è il vero motore della speranza e che su di essa devono puntare per un futuro migliore. Il riscontro è stato  entusiasmante. Io credo ancora che tutti insieme ce la possiamo fare, la cosa importante è crederci”.

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