Due sedute monotematiche su sanità e lavoro. Le hanno chieste i consiglieri regionali di centrodestra e M5S del Molise. Ma è polemica sulla nota giunta in redazione che in calce reca i nomi di Fusco, Iorio, Micone, Cavaliere, Sabusco, Manzo e Federico. Questi ultimi, infatti, con un comunicato la disconoscono: “Abbiamo firmato le richieste di seduta monotematica non la nota stampa”.

Dalla polemica al caso politico il passo è breve. Il governatore Frattura interviene a gamba tesa (e forse perché già impegnato in uno scontro con M5S sulla Fondazione Molise Cultura): “Federico e Manzo siglano una strana alleanza con il centrodestra di Michele Iorio e poi cambiano idea: non è vero – si affrettano a precisare –, abbiamo condiviso la richiesta di sedute monotematiche ma non abbiamo firmato il comunicato stampa che ne dava notizia. E la differenza dov’è? Non sarà mica un caso di firme a loro insaputa? O qualcuno del partito ha ripreso gli enfant prodige di casa nostra? La confusione si fa grillina di fronte al Patto dell’imbarazzo”.

La nota della discordia è un ampio ragionamento virgolettato che ‘inchioda’ Frattura e i suoi: è “ora di smetterla di giocare con la pelle dei molisani”. “È il momento di voltare pagina e dare un segnale di ripartenza al nostro tessuto sociale e imprenditoriale”, vi si legge. Poi l’elenco delle tante vertenze “infinite e per le quali da mesi non si riesce non solo a trovare una soluzione, ma neanche una prospettiva di risoluzione da cui ripartire. Vertenze  che non finiscono nell’oblio solo grazie alla nostra costante attenzione e alle nostre frequenti richieste al governo regionale di impegnarsi per trovare loro un esito positivo”. Sulla sanità il comunicato riproduce i passaggi del verbale del tavolo tecnico secondo cui il Molise è l’unica regione a non aver invertito la tendenza e rimarca: “Nonostante le promesse del presidente Frattura, quando rassicurava i cittadini sulla paventata chiusura degli ospedali, quando parlava di rafforzamento della sanità pubblica”. Ancora: “Avevamo dato la nostra disponibilità a un passaggio in commissione per discutere della programmazione sanitaria ma non è stata presa nessuna iniziativa”.

Poi i grillini smentiscono la firma. Ma Frattura si prende lo sfizio e li dipinge “alle prese con patti prima sottoscritti e nell’arco di pochi minuti rinnegati: ogni tanto ci divertono anche i seriosi censori contrari a tutto e tutti”.

 

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