Conta tanto una testimonianza, soprattutto nel caso in cui si parla di sanità, che spesso finisce in cronaca per fatti poco piacevoli. Diverso è il discorso quando si parla di cure mediche ad altissima professionalità, come quelle che ha ricevuto una donna calabrese ricoverata alla Fondazione Giovanni Paolo II.

E la testimonianza arriva in una lettera, recapitata sul tavolo del responsabile Ufficio Comunicazione e Stampa Antonio Chiatto, scritta dal cognato della signora Maria Scudo (la paziente della Fondazione), il dottor Carmelo Violi. Una missiva che poi lui stesso ha voluto inoltrare anche agli organi di informazione per ringraziare tutti gli operatori che hanno contribuito a questo importante risultato e per aver dimostrato un’ottima attitudine al lavoro di squadra.

Domani su Primo Piano Molise l’articolo completo

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