Basta mattanze. Basta morti bianche. I sindacati lo hanno gridato a gran voce nel corso del presidio di ieri mattina a Campobasso sotto la Prefettura.
Prima hanno protestato, poi i rappresentanti di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno esposto le proprie ragioni al rappresentate del governo Francesco Paolo di Menna.

La protesta a pochi giorni di distanza dalle tragedie di Macchia Val Forte e Pietracatella.

A Macchia Val Forte ha perso la vita, folgorato da una scarica elettrica vicino alla betoniera, David Romica.

A Pietracatella è morto il 53enne Giuseppe Mancino, caduto dall’alto, insieme ad altri due colleghi rimasti feriti, da una volta di una vecchia chiesa.

In entrambi i cantieri si stavano svolgendo lavori di ristrutturazione post sisma 2002.

Per i sindacati “nel 2015 non si può rimanere folgorati se vengono rispettate le norme sulla sicurezza: scarico a terra, cavi a norma, betoniere di ultima generazione. Così come – hanno aggiunto – non si muore se le impalcature vengono montate in modo da abbracciare tutta la struttura e per i vecchi stabili, come la chiesa di Pietracatella, se si puntella e si monta l’impalcatura sotto la volta per evitare che si possa cadere dall’alto”.

Ma non solo, serve anche una nuova legge sugli appalti.

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