La sigla di settore dei lavoratori delle Poste di Cisl si è rivolta direttamente al presidente della Repubblica Mattarella indirizzandogli una missiva in merito alla “difficile situazione creatasi in seguito alla decisione di razionalizzare diciannove uffici postali e chiuderne uno, situati in località soprattutto isolate nel territorio”.

“La scelta di Poste – fanno sapere dalla Cisl – ha danneggiato la vita e la quotidianità di questi luoghi. Gli uffici postali sono stati, e sono ancora, presidii di servizi fondamentali, se non addirittura gli unici, presenti nelle zone interessate. Inoltre la Regione Molise è stata quella numericamente più colpita dalle scelte di Poste che, sebbene società di diritto privato e in fase di apertura al mercato, sia ancora titolare del servizio universale che gli ha assegnato lo Stato italiano che Lei, signor Presidente, rappresenta”.

Di qui la sollecitazione a Mattarella ad “attivarsi nei confronti del Governo per sollevare i problemi per la razionalizzazione/chiusura di questi uffici postali in questo territorio. La coesione sociale del nostro Stato, quindi anche in Molise, passa da una cura di tantissimi aspetti, servizi e realtà”.

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