Quello che succederà fra venti giorni sarà un’altra mazzata. Implacabile ma al tempo stesso inevitabile. Di certo, i turni ridotti per i medici avranno effetti dirompenti, nella nostra regione in particolare, visto che dal 1 dicembre oltre trecento precari resteranno a casa a causa della mancata deroga al blocco del turnover. Se già da ora è impossibile usufruire delle ferie maturate, quello che succederà fra tre settimane potrebbe affossare ancora di più il personale che opera in questo comparto.

Dal prossimo 25 novembre entrerà in vigore la legge (la numero 161) che recepisce una direttiva europea imponendo ai dottori di non lavorare più di 48 ore a settimana, turni della durata massima di tredici ore e riposi (tra un turno e l’altro) di undici.  Un cambiamento radicale, insomma. Il  provvedimento nato con il presupposto di consentire al personale sanitario di essere più lucido e riposato mette a rischio il diritto alla salute dei cittadini. Quest’ultimo è l’altro lato della medaglia che ha messo già in allarme i sindacati. La Fials, in particolare, già sta scaldando i motori e già nelle prossime ore si farà sentire con una nota che sarà inviata al direttore generale dell’Asrem Mauro Pirazzoli.

L’articolo completo domani su Primo Piano Molise. 

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