I piani di riordino sanitario del governo regionale smantelleranno la sanità pubblica. Ne sono convinti i medici dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, scesi in piazza per manifestare il loro dissenso verso un progetto di razionalizzazione che, dicono, avrà conseguenze nefaste per l’utenza.

A far scatenare le ire del personale sanitario è il taglio dei reparti di cardiologia e oncologia. Le unità operative verranno trasferite alla Cattolica, così come annunciato dal presidente Frattura, dando luogo a una situazione che gli stessi medici ritengono inaccettabile.

Insieme ai sanitari tanti cittadini, preoccupati e intenzionati ad abbracciare questa battaglia. Molti protestavano per dei casi di presunta malasanità di cui sono stati vittime, mentre il presidente del comitato, Italo Testa, spiegava i motivi di questo presidio.

“Questo è il preludio della cancellazione della sanità pubblica – ha detto – togliere dei reparti come cardiologia e oncologia è il preludio di altri tagli. Privilegiare la sanità privata in questo modo è una follia”.

La dottoressa Daniela de Capoa, promotrice dell’incontro, ha annunciato che nei prossimi giorni verrà istituito un vero e proprio coordinamento per nuove iniziative. I medici non hanno intenzione di fermarsi. “Questo piano va completamente rivisto ed è anche inutile chiedere un incontro col presidente”, le parole della neurologa campobassana che ha inoltre annunciato la prossima marcia su Campobasso. Si chiamerà “Occupy Cb” e si terrà dopo le feste.

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