Nella calza della Befana, Renzi non trova dolci che lo premiano per un anno intero di impegno a far ripartire il Paese ma soltanto carbone. Glielo hanno fatto trovare i lavoratori pubblici della Uil che ne hanno portato diversi sacchi in Piazza Montecitorio, alla presenza di Carmelo Barbagallo, Segretario generale della UIL, di dirigenti delle categorie del pubblico impiego di questo Sindacato, di una folta delegazione di lavoratori che aspettano da anni il rinnovo del loro contratto di lavoro. Tra i presenti anche la leder della Uil molisana Tecla Boccardo.

 

“Ho portato il carbone a Renzi ed al Governo, ma come potevo non pensare anche al nostro Molise? – ha affermato – In regione la pubblica amministrazione è, purtroppo, il solo grande datore di lavoro. Le difficoltà economiche in cui ci dibattiamo, la limitatezza dei redditi delle nostre famiglie sono la risultante anche del blocco della contrattazione. E non mi pare proprio che, a livello di amministrazioni pubbliche locali, ci sia lo sprint nell’affrontare i problemi: siamo in ritardo nella riprogrammazione della sanità e del socio-assistenziale, non c’è una lucida strategia nell’affrontare la soppressione delle province e nella ricollocazione del personale, giusto negli ultimi giorni dell’anno è esploso il problema della protezione civile e ieri c’è stato il confronto con la regione sui centri per l’impiego. E, nel frattempo, ci troviamo con le prefetture a rischio di soppressione, la chiusura ventilata delle strutture della giustizia, la riarticolazione delle scuole, lo spostamento possibile degli uffici statali”.

 

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