«Nel rispetto delle indicazioni contenute nel dpcm dell’11 marzo e vista l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori con grande senso di responsabilità ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza. Dobbiamo prendere atto che non ci sono le condizioni per poter proseguire».
Così il presidente dell’Ance nazionale Gabriele Buia.
«Avremmo voluto resistere e andare avanti il più possibile ma alla fine dobbiamo prendere atto della situazione. Una richiesta grave e inedita per uno dei principali settori economici del Paese che si è resa necessaria in questi difficili giorni, viste le difficoltà di proseguire senza esporre imprese e lavoratori a rischi non gestibili», spiega Buia.
L’organizzazione del cantiere, infatti, in troppi casi non consente di conciliare la prosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni stabilite nell’ultimo decreto. Tra le altre difficoltà segnalate in questi giorni dal sistema Ance su tutto il territorio nazionale, l’impossibilità di reperire dispositivi di protezione individuale; l’impossibilità di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in trasferta; i respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti ai cantieri, subappaltatori, fornitori e personale della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro.
«Condividiamo e facciamo nostra la presa di posizione di Ance nazionale – spiega il presidente di Acem-Ance Molise Danilo Martino – perché non ci sono le condizioni per andare avanti così».

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