Il giorno dopo la puntata di Report che ha dedicato la parte finale al ‘‘Sistema di Michele’ il monito arriva dall’arcivescovo Giancarlo Bregantini. La diocesi di Campobasso-Bojano “esprime un vivo dispiacere sul metodo distruttivo, riduttivo e superficiale adoperato ultimamente a livello mediatico, su scala nazionale, nell’affrontare inchieste delicate che riguardano il territorio e la realtà politico-sociale del Molise. Simili meccanismi continuano ad offrire all’opinione pubblica racconti parziali e comunque sempre tendenti al negativo, senza mai raccontare la bellezza, il positivo ed il valore del nostro Molise. Ogni giornalista dovrebbe tenere sempre conto del fatto che l’informazione è servizio, oltre che alla verità, per poter praticare il suo compito offrendo al lettore o al telespettatore la capacità di avere una idea piena e matura delle cose e degli avvenimenti. Basta buttare fango. È il momento invece – continua Bregantini – di sentire come compito condiviso e comune quello di non calpestare ma di rinnovare il patrimonio molisano, con chiarezza, salvaguardando l’aspetto culturale del ‘‘costruire insieme’ per migliorare e non per peggiorare le cose. Ogni inchiesta deve volgere ad un fine di progettualità concreta, senza limitarsi ad analisi avvilenti o ad opinioni deturpanti. all’informazione sana. Tramite il metodo di dette trasmissioni, il Molise e i molisani altro non ricevono che umiliazioni. A nulla serve, nemmeno per risolvere i gravi problemi della disoccupazione o della criticità occupazionale o della precarietà. Inoltre, questa piccola regione, già così poco conosciuta, aspetta di recuperare o rafforzare con il contributo di tutti la sua identità culturale, da ben consolidare nel tessuto sociale per ricavare le energie necessarie e impostare o reimpostare il futuro del Molise.

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