Migliaia di visitatori e grande successo per gli eventi proposti: cala il sipario sull’edizione 2018 della ‘Fiera delle Cipolle’. Come sempre è stata un’occasione preziosa per promuovere e far conoscere il prodotto tipico del territorio anche al di fuori dei confini regionali. In tanti hanno scelto di raggiungere Isernia per un giro di shopping tra le bancarelle contribuendo a rinnovare uno dei riti più antichi e maggiormente sentiti dalla comunità pentra.
A stilare un bilancio della due giorni che si è appena conclusa è l’assessore comunale alla Cultura Eugenio Kniahynicki. «Come ogni anno – ha sottolineato – c’è stata una grossa affluenza di pubblico, sia locale che proveniente dai paesi limitrofi. Tanta la soddisfazione per la seconda edizione di ‘Onion Pride’, l’evento creato all’interno della fiera per ridare centralità al prodotto agroalimentare per eccellenza del territorio pentro, la cipolla bianca di Isernia. I piatti preparati sono andati a ruba e siamo stati messi in condizione di non poter proporre il menu durante le seconda giornata della fiera. Tutto questo è per noi motivo di grande soddisfazione. Vuol dire che il progetto ha avuto successo, è piaciuto e quindi deve essere portato avanti. Naturalmente tutto è perfettibile, per questo siamo già al lavoro in vista dell’edizione del prossimo anno, con l’obiettivo di perfezionare e migliorare l’accoglienza.
Certo è che il bilancio non può che essere positivo».
A differenza di quanto accaduto in passato, quest’anno tutto si è svolto senza particolari polemiche e malumori. «A questo – ha detto ancora l’assessore – posso rispondere in maniera provocatoria. La maggior parte delle persone che polemizza, in genere non partecipa agli eventi culturali e legati alle tradizioni che si svolgono in città. Forse hanno dimenticato la manifestazione».
Sold out anche per i ragazzi della Cooperativa ‘Lai – Lavoro Anch’io’ di Isernia che, già nel corso della prima giornata della fiera, avevano già venduto tutto il raccolto, coltivato nell’orto sociale del Percorso dei sensi. I 160 kg di cipolle di Isernia prodotti sono andati letteralmente a ruba. «Quest’anno – ha detto il presidente Nino Santoro – la vendita è andata molto bene, un po’ meno il raccolto. La pioggia caduta negli ultimi giorni e il poco sole ne hanno compromesso la crescita, le nostre cipolle sono state di dimensioni ridotte, ma la qualità resta ottima».
Intanto la Cooperativa Lai, insieme ad altri coltivatori locali, ha aderito alla De.C.O., l’iniziativa del Comune di Isernia volta al rilascio di un marchio che attesti il legame dei prodotti agroalimentari col territorio. Allo stand della Lai sono arrivati in tanti, molti i cittadini che, con il proprio acquisto, hanno contribuito alla riuscita dell’innovativo progetto di inclusione e integrazione lavorativa dei ragazzi disabili.
A curiosare anche numerosi amministratori locali: la consigliera regionale Filomena Calenda, la consigliera comunale Irma Barbato e il presidente della IV Commissione permanente – Servizi sociali, Quintino Pallante, che ha acquistato il pregiato ortaggio. Il presidente Pallante è stato accompagnato anche a visitare i locali della Cooperativa Lai e ha potuto conoscere tutte le attività portate avanti dai ragazzi: dalla ceramica al giardinaggio, dalla produzione dell’orto fino a quella del miele.

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