Dopo Sel, anche il Movimento 5 Stelle prende posizione in merito alle misure di compensazione legate al raddoppio della linea ferroviaria Termoli-Lesina.

“In riferimento al progetto del raddoppio ferroviario della tratta Termoli-Lesina, a seguito del rilascio del parere positivo da parte del Comune di Termoli in sede di conferenza di servizi del 14 novembre 2014 – si legge in una nota pubblicata sul blog termolese dei grillini – si è sollevata l’attenzione politica sul rispetto delle misure di compensazione previste per il Comune di Termoli e riportate nel protocollo di intesa del 2006, tra Ministero delle Infrastrutture, Comune di Termoli e Rete Ferroviaria Italiana”.

In particolare per i grillini “al di là delle misure di compensazione previste, interventi tesi a migliorare le condizioni dell’ambiente interessato ma che non riducono gli impatti attribuibili specificamente al progetto, Rete Ferroviaria Italiana non ha preso in considerazione l’impatto acustico determinato dall’aumento del traffico ferroviario nell’abitato di Termoli (dagli attuali 64 treni al giorno ai previsti 148) e di conseguenza non ha predisposto nessuna misura di mitigazione”.

Una simile criticità – spiegano dal M5S – è stata riscontrata “anche dalla Regione Molise e riportata nel punto 3.6 del parere negativo del 2004 rilasciato dal Ministero dell’Ambiente in sede di valutazione di impatto ambientale”.

“Nell’adeguamento della proposta progettuale – sottolineano i grillini – si è assolutamente perso di vista questo passaggio cruciale: l’analisi e la valutazione degli impatti ambientali con relativa previsione delle misure di mitigazione è stata condotta, anche questa volta, limitatamente alle sole aree interessate dal progetto di raddoppio ferroviario e non è stata estesa all’abitato del Comune di Termoli, area a maggiore densità abitativa su cui graverà lo stesso aumento di traffico ferroviario. Nello Studio di Impatto Ambientale predisposto da Rete Ferroviaria Italiana, adottando le misure di mitigazione previste (barriere fonoassorbenti e infissi fonoisolanti sugli edifici esistenti più esposti), i livelli di rumore stimati risulteranno comunque superiori ai valori limite per il 12% dei ricettori totali nel periodo diurno e per il 54% nel periodo notturno”.

Per i pentastellati, di fatto, non è stato valutato “l’impatto determinato dall’aumento del traffico ferroviario nell’abitato di Termoli nonostante espressamente richiesto dalla Regione Molise nel 2004: nel parere positivo del 2013 tale aspetto non veniva più considerato e le misure di mitigazione del rumore sono state previste solo per il tratto interessato dal progetto (in particolare lotto 2 e 3) tralasciando il tratto in corrispondenza dell’abitato di Termoli”

“Le misure di mitigazione sono ben più importanti delle misure di compensazione, richiamate dal Comune, poiché agiscono direttamente sull’impatto prodotto dall’intervento, contribuendo a garantire il rispetto dei limiti di legge e a limitare gli effetti sulle varie componenti ambientali”, la sintesi del M5S che richiaqma “il Piano degli interventi di contenimento del rumore prodotto dal traffico ferroviario , previsto proprio per l’abitato di Termoli, predisposto da RFI nel 2004 ai sensi del Decreto Ministeriale e mai attuato. Tali interventi consistevano nella realizzazione di barriere antirumore con copertura parziale, ed in alcuni tratti addirittura con copertura totale, lungo tutto il tracciato ferroviario inserito nell’abitato di Termoli e di interventi diretti sui fabbricati esistenti, localizzati in prossimità del tratto ferroviario, finalizzati a contenere i livelli di inquinamento acustico al di sotto dei limiti di legge. Che fine ha fatto questo piano? Perchè gli interventi descritti non sono stati realizzati determinando di fatto una situazione di criticità rispetto alla tutela della salute pubblica per i cittadini di Termoli? Perchè nel parere positivo che ha rilasciato il Comune di Termoli non è stato richiesto ad RFI l’attuazione di tale piano?”.

Di qui la richiesta al Comune “di rivedere il parere positivo rilasciato e richiedere a RFI che venga urgentemente ridefinito ed attuato, come parte integrante del progetto di raddoppio ferroviario, il piano degli interventi di contenimento del rumore nell’abitato di Termoli, considerati gli scenari futuri, al fine di salvaguardare la tutela della salute dei cittadini di Termoli e nel rispetto della normativa vigente in materia ambientale”.

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