Il gruppo consigliare del Movimento 5 Stella al Comune di Campobasso fa sentire forte la sua voce di dissenso contro l’amministrazione Battista.

Sotto la lente d’ingrandimento, nella circostanza, le scuole in costruzione in via Berlinguer ed in via Sant’Antonio dei Lazzari, entrambe prive delle previste relazioni geologiche.

“Interpellanze – si legge in una nota – interrogazioni e mozioni consiliari, interventi nelle commissioni, conferenze stampa ed ogni altro mezzo utile per denunciare una gravissima omissione documentale” sono state prodotte sul tema ma “mai l’amministrazione – proseguono i grillini – sia nella componente politica che in quella tecnica, si è però degnata di recepire le tante osservazioni avanzate, sempre documentate, ignorandole o aggirandole con argomentazioni risultate spesso e volentieri campate in aria”.

Nello specifico l’esecutivo ha più volte sostenuto che “trattandosi di edifici di ‘modesta rilevanza’, per le fasi progettuali sarebbe stato sufficiente utilizzare dati basati sull’esperienza e sulle conoscenze pregresse che, nello specifico, risalivano ad indagini di diversi anni prima e riferiti ad altri edifici situati nelle vicinanze”.

Finché lo scorso 3 giugno l’Ordine professionale dei geologi ha inviato una nota formale di diffida con – aggiungono i grillini – “un clamoroso dietrofront e smentendo se stessa” l’affidamento dell’incarico delle releazioni geolegiche, comprensive di indagini geognostiche dei siti, con gli edifici che risultano ormai terminati per la parte strutturale.

“In pratica – argomentano i grillini – nonostante più volte incalzata negli ultimi mesi, l’amministrazione comunale ha colpevolmente temporeggiato fino alla diffida formale del competente Ordine Professionale, per ritrovarsi costretta dalle circostanze a dover acquisire tardivamente i pareri  tecnici previsti dalla legge. Quella che doveva essere una indagine preliminare obbligatoria i cui risultati avrebbero dovuto indirizzare i progettisti per le opportune scelte tecniche, sarà invece un inutile fascicoletto ‘pro forma’, finalizzato unicamente a fornire una pezza d’appoggio anziché le indispensabili informazioni tecniche per il conseguimento dei massimi livelli di sicurezza per i due edifici che, sempre bene ricordarlo, dovranno ospitare centinaia di bambini da qui a poco più di 60 giorni”.

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