La data non è ancora stata stabilita. Né è escluso che ci sia un election day per Regione e Parlamento. In attesa di notizie più certe da Roma, a Palazzo San Giorgio sono già entrate nel vivo le grandi manovre per le candidature: parecchi eletti aspirano ad una poltrona più importante e prestigiosa in Consiglio regionale. Con tutti i benefici anche dal punto di vista degli emolumenti: c’è un divario enorme tra lo stipendio di un consigliere regionale e quello percepito da un consigliere comunale. La legislatura del presidente Paolo di Laura Frattura scade fra un anno e per questo in tanti stanno scaldando i motori, pronti a tuffarsi nell’agone politico regionale. I bene informati danno per certa la candidatura dell’assessore comunale alle Attività produttive Salvatore Colagiovanni: nel 2014 è stato il più votato del Molise di Tutti (il movimento targato Di Pietro-Nagni), dopo aver messo da parte in questi anni una discreta esperienza politica e un buon bacino di voti.

Maggiori particolari sull’edizione odierna (4 febbraio) in edicola di Primo Piano Molise.

2 Commenti

  1. Ma di che cosa stiamo parlando?? Subito alla macro-regione!

    • Mara Iapoce scrive:

      Sono più che d’accordo. Strade ferrate che definire tali e’ peccato, agricoltura che non sa e non vuole diventare il fiore all’occhiello della regione, città che si spopolano nonostante la presenza dell’università, scarsità di poli di aggregazione culturale e sportiva, strade piene zeppe di buche ed avvallamenti ed insufficienti a coprire il traffico pesante (v. Bifernina), scarsità di verde attrezzato nelle città, proliferare di impiegati pubblici a discapito della classe operaia. Ma qui si è visto un film alla radio!!

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