Si è tenuto nei giorni scorsi, presso il Comune di Agnone, l’incontro sollecitato e promosso dal consigliere Mario Petrecca, finalizzato a trovare una soluzione al caos dei trasporti pubblici innescato dall’attivazione del servizio navetta presso l’area industriale della Val di Sangro. Una ventina i pendolari di Agnone e dei centri limitrofi dell’Alto Molise e Vastese che hanno preso parte al faccia a faccia, in collegamento da remoto con l’assessore regionale Quintino Pallante, la dirigente del settore trasporti Dina Verrecchia e Mario Di Lorenzo, coordinatore della Snai sul territorio. Il problema è che il servizio navetta, ideato e pagato con i soldi della Strategia nazionale per le aree interne, sta creando problemi e disagi all’utenza, cioè l’esatto contrario di quello per il quale era stato pensato e posto in essere. I pullman del trasporto pubblico che partono dall’Alto Molise lasciano tutti i pendolari presso il piazzale antistante la Sevel, da lì partono poi le navette che permettono ai pendolari di raggiungere le altre sedi di lavoro della vasta area industriale in Val di Sangro. Il problema è che le coincidenze non sono perfettamente coincidenti appunto e si accumulano ritardi su ritardi. Insomma, il classico servizio all’italiana che invece di risolvere i problemi agli utenti ne crea di ulteriori. L’incontro a Palazzo Verdi, con l’assessore regionale Pallante collegato in video conferenza, ha avuto come obiettivo tentare di trovare una soluzione.
«Grazie all’assessore Pallante che ci ha ascoltato, con la dirigente Verrecchia, e grazie soprattutto al consigliere Petrecca che si è premurato di organizzare questo incontro – commenta a caldo il sindacalista Emanuele Cimone – Abbiamo rappresentato tutte le nostre perplessità circa il servizio navetta e abbiamo chiesto all’assessore regionale di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, perché i disagi per noi pendolari sono aumentati. L’assessore ci ha assicurato che si farà carico di sollecitare soluzioni, che tuttavia, a nostro avviso non ci sono, se non quella di tornare al servizio che c’era prima dell’attivazione delle famose navette. Prima, infatti, ciascun vettore si occupava di fare il giro dell’area industriale per accompagnare i propri passeggeri a destinazione. E la cosa ha funzionato per anni. Con l’introduzione del servizio navetta si è scatenato il caos. Noi abbiamo chiesto, chiaramente, il ripristino delle condizioni iniziali. Attendiamo fiduciosi».

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