Due nuclei familiari con minori, per un totale di sei persone, quattro adulti e due bambini, faranno parte della comunità di Pietrabbondante. E per un piccolo centro montano dell’alto Molise alle prese con lo spopolamento è davvero una buona notizia. Nella mattinata di ieri la prefetto di Isernia, Franca Tancredi, ha raggiunto il Comune di Pietrabbondante dove, insieme al sindaco Antonio Di Pasquo, ha sottoscritto, presso la sala del consiglio, l’accordo di collaborazione per la gestione della prima accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Le due famiglie saranno ospitate presso altrettante unità abitative, site nel centro abitato di Pietrabbondante, all’uopo ristrutturate e adeguare grazie al finanziamento dell’ambito della misura “Pon Legalità”. L’accoglienza dei sei richiedenti asilo, hanno spiegato dalla Prefettura pentra, avverrà «nelle more del passaggio da parte del Comune di Pietrabbondante alla rete del sistema di accoglienza e integrazione (Sai)». L’accordo sottoscritto tra la rappresentante del governo centrale e il sindaco Di Pasquo si innesta nel solco già tracciato dall’esperienza positiva del Comune di Vastogirardi, sempre in alto Molise, all’interno del cui territorio sono state ristrutturare tre unità abitative da destinare alla ospitalità dei migranti, strutture capaci di accogliere fino a nove persone, sei adulti e tre minori. «Questa progettualità – hanno spiegato dagli uffici della Prefettura – consentirà quindi un aumento di almeno quindici posti nel sistema di prima accoglienza sul territorio della provincia di Isernia e, nello stesso tempo, permetterà di consolidare ed estendere forme di collaborazione interistituzionale all’interno della ree dei servizi territoriali». Migranti accolti, soprattutto se famiglie con minori al seguito, significano opportunità di lavoro in paese, acquisti per beni di prima necessità e l’innescarsi di una microeconomia con intuibili risvolti positivi per la comunità ospitante. Senza considerare che la maggiore ricchezza, anche in termini di opportunità, è rappresentata proprio dalla presenza dei minori al seguito delle famiglie di richiedenti asilo. I più piccoli alimentano il numero di presenze a scuola, ad esempio, in qualche caso impedendo la soppressione delle piccole scuole di montagna, e integrandosi più facilmente rispetto ai propri genitori, per via della giovane età, riescono poi a fare da ponte tra culture sicuramente diverse che possono tuttavia amalgamarsi e arricchirsi a vicenda. La stessa prefetta Tancredi, nel corso della giornata di ieri, ha sottolineato «l’arricchimento che la presenza di famiglie con bambini rappresenta per il tessuto sociale dei piccoli borghi montani, interessati sempre di più dal fenomeno dello spopolamento e dell’abbandono da parte dei più giovani». Il sindaco Di Pasquo, dopo la firma dell’accordo, ha consegnato alla prefetta una copia della celebre statua del guerriero sannita e un omaggio floreale.

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