Comunità di Montecilfone a lutto per la tragedia che si è consumata ieri in via Vicenza, dove a causa di un incendio divampato nella casa alla periferia del centro abitato, ha perso la vita la 71enne Amalia Rago, mentre suo marito, di un anno più giovane, è rimasto intossicato dalle esalazioni che hanno ucciso la moglie, ricoverato in stato confusionale all’ospedale San Timoteo di Termoli. Un risveglio atroce per la popolazione arbereshe. «Bisogna capire è successo, la signora è stata trovata in bagno. La coppia non aveva figli», poche le parole del sindaco di Montecilfone, Giorgio Manes, che ieri mattina è stato tra i primi, dopo i Vigili del fuoco e i Carabinieri, ad arrivare in via Vicenza. Sul posto anche il 118 Molise, con l’ambulanza della Croce di San Gerardo. La 71enne, (classe 1951), era originaria di Montenero di Bisaccia. L’allarme è stato lanciato dai vicini, che hanno subito avvistato il fumo che usciva dall’edificio, immaginando che fosse accaduto qualcosa di grave. Ad arrivare la a Montecilfone la squadra del 115 in turno, appena montata alle 8. Entrati in casa, i pompieri hanno trovato la donna già priva di vita, proprio a causa del fumo inalato, fatale intossicazione da monossido di carbonio. Il marito, invece, è stato trasportato d’urgenza in ambulanza al San Timoteo. Avvertita la Procura di Larino, col pm Ilaria Toncini che si è recata sul posto e poi ha disposto che la salma della donna, trasferita all’obitorio del nosocomio di viale San Francesco qualche ora dopo, rimanesse a disposizione della magistratura. Fino a ieri sera c’era in corso la valutazione se far eseguire accertamenti irripetibili come l’autopsia, o limitarsi all’ispezione cadaverica. Nodo che sarà sciolto in queste ore. «E’ una tragedia per la nostra comunità», il commento del primo cittadino, che ha seguito tutte le fasi dei soccorsi e del ritrovamento. A indagare oltre ai Carabinieri, intervenuti coi militari della stazione di Guglionesi e della compagnia di Termoli, sono gli uomini del Nia, il Nucleo investigativo antincendi del comando provinciale di Campobasso. L’unico dato certo, al momento, è che il rogo sia partito dalla cucina, ma occorre vedere se dalla stufetta, dal piano cottura, oppure dal camino. Importanti i danni strutturali che l’incendio ha causato allo stabile. Sul tavolo della dottoressa Ilaria Toncini, titolare delle indagini, ci sono i primi dati raccolti dal nucleo investigativo dei Vigili del Fuoco e dai Carabinieri della stazione di Guglionesi. La signora Amalia, forse per cercare di scampare al fumo si era chiusa nel bagno, ma lì è stata trovata morta, dopo che i Vigili del fuoco ne hanno forzato la porta. La situazione è apparsa subito senza speranza e anche se l’equipe medica ha tentato di rianimarla, non c’era più nulla da fare, nel frattempo, il 70enne, A. B., era riuscito a mettersi in fuga, portandosi all’esterno dell’immobile, prima di essere portato al Pronto soccorso e lì ricoverato in Medicina d’urgenza, ma fuori pericolo. L’incendio è divampato sul presto, poco dopo il risveglio. A primo acchito, la casa è sembrata essere in disordine, ma su queste circostanze, sarà la Procura a chiarire ogni aspetto.

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