Lettera aperta sotto forma di appello quella che ieri mattina è stata rivolta ai due candidati sindaci di Guglionesi, Gianfranco Del Peschio (Radici per un futuro-Guglionesi insieme) e Antonio Tomei (Guglionesi nel Cuore). A promuoverla sono stati i rappresentanti delle comunità di Azione Cattolica, Cammino Neocatecumenale, Comunione e Liberazione, gruppo di preghiera Padre Pio e Rinnovamento nello Spirito, richiamando questa frase di Papa Francesco, pronunciata dal pontefice il 10 novembre 2015: «Per favore, non guardate dal balcone la vita, ma impegnatevi, immergetevi nell’ampio dialogo sociale e politico». «In un contesto sociale e civile drammatico e faticoso come quello in cui viviamo- comincia così la lettera dei responsabili delle comunità cristiane- presi da problemi e difficoltà che sembrano insormontabili (crescita della povertà, emarginazione, solitudine degli anziani, assenza di riferimenti nella società civile) si può essere tentati di vivere una fuga dalla responsabilità, che si traduce in una crescente disistima e sfiducia nelle istituzioni. Eppure, in tutti rimane il desiderio di un bene. È proprio questo desiderio che fonda lo spirito di un’autentica democrazia: l’affermazione, il rispetto e la centralità della persona nella totalità delle sue esigenze di verità, bellezza, giustizia e felicità. Come cristiani proprio mossi da questo desiderio di bene, per dare il nostro piccolo e umile contributo, ci siamo ritrovati insieme per condividere quelli che, partendo dalla nostra comune esperienza di educatori e di adulti impegnati in opere di carità per l’aiuto ai più fragili, ci sembrano punti imprescindibili per il cammino futuro del nostro caro e amato paese. Ve li offriamo così come sono venuti fuori dal nostro lavoro di condivisione, auspicando che siano occasione di riflessione e di dialogo non solo con la futura Amministrazione ma anche con tutte le realtà associative che, a vario titolo, operano nel nostro paese. Attenzione ai deboli e fragili. “Nel povero Gesù bussa al nostro cuore e, assetato, ci domanda amore”. Papa Francesco. Valorizzare e sostenere tutte le attività di volontariato (laiche e cattoliche) che operano nell’assistenza ai bisogni dei più deboli e fragili (es. Banco alimentare, Caritas, etc.). Progetti di aiuto alle famiglie con figli disabili (anche in collaborazione con la nascente struttura della diocesi Laudato sì’). Potenziare i servizi agli anziani (assistenza sanitaria, ripristino servizi Cup e altre necessità di varia natura. Borse lavoro e forme di sostegno per i più fragili o per quelli che risultano esclusi dal mercato del lavoro, anche in rete con le varie istituzioni. L’invecchiamento della popolazione di Guglionesi rende quanto mai necessario realizzare una casa di riposo che potrebbe essere anche un volano di sviluppo economico per il paese. Emergenza educativa. “Per educare un bambino serve un intero villaggio”. Proverbio africano, Papa Francesco. In un momento in cui si rende sempre più evidente che l’emergenza educativa è principalmente crisi di proposta educativa, il problema dei giovani è incontrare testimoni credibili ed appassionati alla vita. Valorizzare e sostenere le associazioni che operano nel campo dell’educazione giovanile. Sostenere progetti educativi per l’aiuto allo studio e l’inclusione. Coinvolgere i giovani in progetti di valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del territorio (in collaborazione con le scuole e in rete con le istituzioni locali). Favorire il dialogo tra generazioni per educare i giovani ad assumersi la responsabilità di creare lavoro. Bellezza e decoro urbano. “La bellezza è sempre una sorgente di gioia, mettendoci in contatto con la bontà divina. Papa Francesco 17 febbraio 2022. Incontro con gli artisti. Custodire e valorizzare il ricchissimo patrimonio artistico di Guglionesi potenziandolo a fini turistici con l’utilizzo di risorse umane locali, soprattutto giovanili. Riqualificare e valorizzare il Centro storico. Curare il decoro urbano, la pulizia delle strade e il verde pubblico. Far tornare a risplendere la bellezza del nostro “salotto” Castellara (riqualificarne prati e aiuole con fiori, illuminazione e, soprattutto, un sistema di controllo e vigilanza). Il coraggio di scelte compiute in base all’etica della responsabilità e del servizio al bene pubblico è parte essenziale di una politica buona. Ma ciò ha senso solo dentro un percorso autentico di ascolto e partecipazione col quale sviluppare un paese vivo, accogliente e “plurale”, capace di mescolare bellezza, differenze, culture. Un paese socialmente e culturalmente attivo, in cui i servizi alla persona siano potenziati e prioritari. Consapevoli, come dice il Papa, che la complessità dei problemi non permette di risolvere tutto e subito, che la bacchetta magica non funziona in politica, che un sano realismo sa che anche la migliore classe dirigente non può risolvere in un baleno tutto le questioni, auguriamo alla futura amministrazione un proficuo lavoro al servizio della nostra comunità, rendendoci disponibili a continuare il dialogo iniziato».

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