La bruciatura delle stoppie è vietata, ormai si possono dare alle fiamme solo piccoli cumuli vegetali controllati. Ma quanto sta avvenendo nelle ultime settimane sul territorio è incredibile. Ogni giorno (e anche di notte) i Vigili del fuoco dei distaccamenti di Termoli e Santa Croce di Magliano, in basso Molise, nemmeno riescono a fare fronte a tutte le emergenze, negli ultimi due giorni, sia sabato che ieri, è stato necessario spostare squadre dal capoluogo, coi mezzi del comando provinciale del 115, per riuscire a estinguere i roghi divampati specie in fondi agricoli, con boscaglia e sterpaglie in fumo. Purtroppo, anche quest’attività nasconde insidie e rischi e un 68enne di Montenero di Bisaccia, nella serata di sabato ne ha fatto le spese. Proprio mentre stava bruciando le stoppie il fuoco non è stato sotto controllo e ne è uscito con delle ustioni significative. L’anziano è giunto in condizioni serie al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli, rivelando. Un quadro clinico d’emergenza che ha necessitato dopo il primo trattamento in loco un trasferimento al centro specializzato dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è stato trasportato nella notte. Dal pomeriggio di sabato a ieri sera interessate numerose località dagli incendi, quasi tutti scaturiti proprio dall’accensione delle stoppie. Vigili del fuoco e squadre dei volontari delle associazioni di protezione civile all’opera a Palata e nell’agro di San Martino in Pensilis. Diversi gli interventi in varie zone sia di Montenero di Bisaccia, che Guglionesi. Ieri pomeriggio, addirittura, è scoppiato all’interno del sito archeologico di via Jovine, dove oltre ai Vigili del fuoco, sono intervenuti anche i Carabinieri della compagnia frentana. Fiamme a Petacciato e San Giacomo. Roghi scoppiati anche in territorio di Campomarino, Guardialfiera, Portocannone e Montorio nei Frentani.
In precedenza, roghi a Montelongo e Montecilfone e sempre nella zona di Larino.

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