C’è anche la costa molisana nella mappatura geografica di un blitz con cui le forze dell’ordine hanno assicurato alla giustizia due latitanti di peso. Martedì scorso, a Otura, piccolo centro nei pressi di Granada, in Spagna, è stato rintracciato e arrestato Gianluigi Troiano, numero due della mafia garganica, latitante dall’11 dicembre 2021, mentre andava all’ufficio postale a ritirare un pacco: 30enne viestano è considerato il braccio destro del boss Marco Raduano. Un anno e mezzo fa riuscì a fuggire dagli arresti domiciliari da Campomarino: era detenuto per reati di criminalità organizzata di stampo mafiosa. Era stato condannato a nove anni e due mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici nell’ambito del processo denominato «Neve di Marzo» l’operazione che, nel 2019, smantellò il clan Raduano. È imputato con Angelo Bonsante nel processo per l’omicidio di Omar Trotta, ucciso il 27 luglio del 2017 nel suo ristorante a Vieste, «L’antica bruschetta», mentre era in compagnia della compagna e della figlia di pochi mesi. Un omicidio che, secondo le indagini, sarebbe legato alla guerra tra i clan malavitosi di Vieste per il controllo del territorio e dei traffici illeciti. A dicembre scorso nel corso di un processo a Foggia Andrea Quitadamo un collaboratore di giustizia raccontò che fu Luigi Troiano ad indicare ai killer Omar Trotta e che l’omicidio fu messo a segno per aiutare Marco Raduano a eliminare un rivale del gruppo opposto. «La cattura all’estero di due pericolosi latitanti, Marco Raduano e il suo braccio destro Gianluigi Troiano, ad opera dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un altro duro colpo inferto alla criminalità organizzata – ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – grazie alle capacità investigative delle nostre forze dell’ordine e alla cooperazione con le autorità francesi e spagnole, è stato possibile chiudere il cerchio sui due criminali, assicurandoli alla giustizia. Proseguono, con i due arresti, gli importanti risultati fatti segnare da questo Governo nel contrasto alla criminalità organizzata ed ai suoi collegamenti internazionali grazie ad una intensa e proficua collaborazione di polizia». «Le catture eccellenti dei latitanti Raduano e Troiano rappresentano un duro colpo alla mafia garganica. Un plauso ai carabinieri del Ros che, con la collaborazione della Gendarmeria francese e la Guardia Civil spagnola, hanno condotto l’operazione. Questo dimostra quanto sia efficace e positiva la cooperazione tra le diverse forze di polizia. Fenomeni internazionali, infatti, hanno bisogno di risposte globali». Lo afferma il presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, su `X´. «Un ringraziamento particolare agli inquirenti della Dda di Bari che sono impegnati senza sosta a contrastare un fenomeno criminale per troppo tempo sottovalutato – conclude – come presidente della Commissione Antimafia continuerò il mio impegno a favore di un territorio che non può e non deve essere lasciato solo». «Le catture eccellenti dei latitanti Raduano e Troiano rappresentano un duro colpo alla mafia garganica. Un plauso ai carabinieri del Ros che, con la collaborazione della Gendarmeria francese e la Guardia Civil spagnola, hanno condotto l’operazione. Questo dimostra quanto sia efficace e positiva la cooperazione tra le diverse forze di polizia. Fenomeni internazionali, infatti, hanno bisogno di risposte globali». Lo afferma il presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, su `X´. «Un ringraziamento particolare agli inquirenti della Dda di Bari che sono impegnati senza sosta a contrastare un fenomeno criminale per troppo tempo sottovalutato – conclude – come presidente della Commissione Antimafia continuerò il mio impegno a favore di un territorio che non può e non deve essere lasciato solo».

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