Dopo la protesta, con gli striscioni esposti sui balconi e lungo le strade, i cittadini sono passati ai fatti. Si è costituito a San Giovanni in Galdo un movimento popolare spontaneo, composto da tutti cittadini contrari alla realizzazione del forno crematorio.
«Scopo del movimento – spiega il portavoce del comitato, l’avvocato Gianmaria Casilli – è stato quello di far conoscere all’Amministrazione comunale, attraverso una raccolta firme, la volontà dei cittadini sangiovannari in merito all’esecuzione dell’opera.
Lo scorso 17 ottobre è stata protocollata presso ilo Municipio di San Giovanni In Galdo la raccolta delle sottoscrizioni dei cittadini contrari alla realizzazione del Forno Crematorio nei pressi del Cimitero.
Nello specifico, hanno sottoscritto la richiesta di annullamento della proposta di delibera di giunta n.14/20 avente ad oggetto la realizzazione del forno crematorio, 411 cittadini di cui, 309 residenti (aventi diritto al voto) e 102 proprietari di immobili e lavoratori non residenti.
Al fine di comprendere e contestualizzare il numero di firme raccolte, si precisa che a San Giovanni in Galdo, alle ultime elezioni tenute lo scorso giugno, hanno votato 369 persone. L’attuale maggioranza ha vinto le elezioni con 192 voti. Gli aventi diritto al voto (quindi i potenziali sottoscrittori della raccolta firme) sono circa 450 cittadini.
Appare chiara ed inequivocabile dunque la volontà della cittadinanza, decisamente contraria alla realizzazione dell’opera.
La cittadinanza dunque attende la revoca della proposta di delibera da parte del sindaco e dell’Amministrazione, cui va un plauso per l’espressa e dichiarata intenzione di rispettare ed aderire alla volontà popolare in merito alla questione, dimostrando correttezza etica e politica».

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