È tornato nella stessa piazza dove, quando era premier, incontrò stampa e cittadini dopo la firma del Cis. Ieri mattina Giuseppe Conte ha fatto tappa a Campobasso, stavolta in veste di capo politico del Movimento 5 Stelle, per tirare la volata all’aspirante sindaco del campo progressista Marialuisa Forte e ai candidati pentastellati impegnati nella corsa a Palazzo San Giorgio e a Bruxelles. In piazza Prefettura ha incontrato la stampa, concedendo qualche selfie e ascoltando le richieste di cittadini.
Presente lo stato maggiore del Movimento a partire dal coordinatore Antonio Federico, e ancora l’ex sindaco e consigliere regionale Roberto Gravina, la vice reggente Paola Felice e il consigliere regionale Angelo Primiani. Si è invece notata l’assenza dell’altro esponente pentastellato a Palazzo D’Aimmo, Andrea Greco. Conte ha acceso i riflettori sulle condizioni del sistema sanitario pubblico, attaccando a muso duro il governo Meloni: «Gli italiani attendono 31 ore per entrare in pronto soccorso – ha esordito – e fanno file lunghissime per un qualsiasi esame. La sanità questo governo la scopre solo in campagna elettorale. Noi siamo stati gli unici a dire no alle armi e a promuovere la pace, gli unici che si batteranno in Europa contro l’austerità e per ridurre l’orario di lavoro a 32 ore a parità di salario. Con questo governo i cittadini piangono, le banche ridono».
In Molise e a Campobasso, a differenza di quanto avvenuto in altre realtà territoriale, la sinergia tra Movimento 5 Stelle e Pd non sembra vacillare: «Per noi la leadership – ha rimarcato Conte – passa per i contenuti e per i programmi, su quello siamo inflessibili, per quanto riguarda i nostri principi e i nostri valori non accettiamo compromessi a ribasso. Per quanto riguarda i candidati abbiamo dimostrato, qui come altrove, di essere disponibile a trovare delle figure che rappresentino il programma che concordiamo e non necessariamente devono essere del Movimento 5 stelle, siamo molti generosi in questo».
Reddito di cittadinanza e salario minimo, misure che per Conte e per Forte devono essere incentivate anche e soprattutto a livello amministrativo: «I comuni sono la prima sentinella e la prima istituzione ad intervenire in caso di bisogno dei cittadini – puntualizza Conte – e infatti quel grave danno che ha fatto il governo nazionale, smantellando il reddito di cittadinanza, è aver fatto cassa sui poveri per circa un miliardo e 700mila euro. Di fatto abbiamo il record di povertà assoluta, quasi sei milioni di cittadini. Purtroppo il governo non li guarda, sono invisibili. Però i sindaci lo sanno bene non riescono a far fronte alle richieste di intervento, quindi una cintura di protezione deve esistere. Purtroppo stanno togliendo risorse anche ai comuni sui progetti del Pnrr volti a orientare lo sviluppo sociale».
Rispetto al voto per l’Europee il Movimento non teme l’astensionismo, «ma deve temerlo l’astensionismo una classe politica che fa di tutto per essere rieletta – l’attacco di Conte – rimanendo indifferente alla corruzione, al malaffare. Meloni ha tradito le promesse elettorali e ora rischia che la gente perda fiducia nella politica. Il Movimento 5 stelle ha realizzato l’80 per cento del programma elettorale, a noi ci insultano, ci criticano ma noi siamo stata la forza politica più responsabile dal dopoguerra ad oggi, l’unica che ha mantenuto quasi tutti gli impegni presi in campagna elettorale».
Calorosa l’accoglienza della candidata Marialuisa Forte: «Per noi è un grande onore la presenza di Conte oggi (ieri,ndr) a Campobasso nonostante i suoi mille impegni e per questo lo ringraziamo. Tutto questo dimostra la coesione della nostra coalizione progressista che ha trovato un’intesa soprattutto sul programma. La coesione non c’è solo in campagna elettorale ma la dimostreremo quando amministreremo Campobasso con scelte precise su cui c’è la convergenza di tutte le liste e di tutti coloro che compongono la coalizione.
Rispetto ad altre realtà italiane qui si è trovata la sintesi perché i partiti hanno lavorato fin dal mese di gennaio. Non a caso il 22 febbraio è stato già scelto il candidato sindaco nella mia persona proprio perché c’è stato un lavoro sulle scelte programmatiche e questo ci farà governare e amministrare bene questa città».
Forte non si sbilancia in alcun pronostico ma si dice fiduciosa sulla risposta dell’elettorato: «Negli ultimi giorni cresce l’entusiasmo, l’adesione di persone convinte di votare e di votare per la coalizione progressista. Credo che noi porteremo un buon risultato. Sicuramente c’è ancora qualcuno che va convinto. Il mio appello e quello di tutta la coalizione va proprio a chi non intende votare, soprattutto ai giovani e ai giovanissimi, perché ritengo che bisogna essere responsabili delle scelte, nelle elezioni comunali così come nelle elezioni europee. Col voto siamo veramente cittadini, cittadini attivi e responsabili delle scelte. Pensiamo a Campobasso come ad una comunità che pensa, tutti insieme per fare delle scelte. Questo dunque il mio appello al voto e a votare una coalizione progressista che fa della comunità inclusiva, solidale, che non lascia indietro nessuno, il perno del proprio programma».

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