Senza l’impegno delle associazioni, gran parte del patrimonio artistico di Campobasso non sarebbe adeguatamente valorizzato e conosciuto. Il castello Monforte, ad esempio, sta vivendo una seconda vita grazie a ‘Incima’, un raggruppamento temporaneo di imprese, che hanno investito risorse proprie nel progetto di gestione, iniziata il 1 luglio dello scorso anno. I risultati sono più che lusinghieri: in sei mesi più di 5mila persone hanno visitato lo storico maniero del capoluogo.

Formazione, reinserimento lavorativo dei pazienti psichiatrici e la lotta al pregiudizio dello stigma alla disabilità: questi i tre obiettivi principali dell’iniziativa. “Siamo coprotagonisti assieme ad altre associazioni per la promozione del castello avviene attraverso l’integrazione socio-lavorativa di utenti psichiatrici (in collaborazione con il Dipartimento di Salute mentale di via San Lorenzo) e la capacità di proporre iniziative strettamente legate alla tradizione campobassana”, ha spiegato Patrizia Russo, il presidente della cooperativa sociale ‘Laboratorio aperto’, capofila del gruppo ‘Incima’, nella conferenza stampa organizzata per fare il punto sulle attività svolte. Visite guidate per scolaresche, la creazione di un sito dedicato (www.incima.eu), l’apertura quotidiana e la pulizia della Via Matris e manifestazioni dedicate ai più piccoli sono le novità del ‘nuovo corso’.

L’articolo completo domani su Primo Piano Molise. 

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