“Tecnicamente non era presente nessuno studio geologico relativo alla progettazione di queste due scuole”. E’ dirompente l’effetto della dichiarazione del presidente dell’ordine dei geologi Giancarlo De Lisio che entra a gamba tesa nella querelle tra l’amministrazione Battista e il Movimento 5 Stelle. Un braccio di ferro che non è solo politico, ma chiama in causa un’intera categoria di professionisti, oltre a coinvolgere coloro che dovrebbero usufruire a settembre delle due nuove scuole di via Sant’Antonio dei Lazzari e di via Crispi/Berlinguer che ospiteranno i piccoli della ‘Nicola Scarano’, chiusa dopo lo sciame sismico di gennaio.

Il condizionale probabilmente è d’obbligo alla luce dell’intervento dell’ordine dei geologi, che solo poche settimane fa inviarono una diffida a Palazzo San Giorgio. Ora tornano a farsi sentire.

“Nella progettazione, senza il coinvolgimento di alcun geologo, i progettisti hanno ritenuto sufficiente fare riferimento a delle pregresse relazioni geologiche aventi per oggetto lo ‘studio di vulnerabilità degli edifici scolastici’, rispettivamente, della scuola media ‘Colozza’ di via Tiberio e della palestra della scuola elementare di via Crispi. Pertanto – la critica di De Lisio – si ritiene non esattamente corretta la volontà del Comune di Campobasso di sanare l’irregolarità intendendo ‘integrare lo studio geologico utilizzato in fase di progettazione’ (le parole riferite l’altro ieri in aula dall’assessore ai Lavori pubblici Pietro Maio, ndr) visto che il citato studio geologico non c’è mai stato e dovrà essere condotto ex-novo”.

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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