Lo scorso 16 febbraio lanciò un appello: “Fatemi tornare a cantare a Campobasso”. Parole cadute nel vuoto: nessuno da Palazzo San Giorgio si sarebbe degnato di rispondere a Tony Dallara. Il cantante nato a via Ziccardi ha da poco festeggiato i 58 anni di carriera. E’ tornato in Molise, anche se non a Campobasso. L’autore di ‘Romantica’, brano con cui ha vinto il Festival di Sanremo nel 1960, ha ricevuto a Montenero di Bisaccia un premio. Il primo, finora l’unico che la regione gli ha tributato. E lui, preso dall’emozione, si è lasciato andare. Ha rotto il silenzio e non ha nascosto il suo malessere davanti al pubblico molisano.

“Ce ne hanno messi di anni per consegnarmi un premio dal Molise”, le parole raccolte dall’Ansa. “Non mi hanno neanche invitato a Campobasso una volta in 50 anni”, il suo sfogo.

2 Commenti

  1. Donato Paolone scrive:

    Campobasso e’ una città sonnecchiante, poco riconoscente, scarsamente coesa, che cosa si può pretendere? Se, in occasione del “concertone” del Corpus Domini, si fosse deciso di dare spazio agli artisti nostrani di respiro nazionale, quali Tony Dallara e Fred Bongusto, anziché optare per il solito esterno, si sarebbe fatta una gran cosa. Adesso capisco perché in tanti fanno le valigie e vanno via…

  2. Giacomo Iacobucci scrive:

    Campobasso è irriconoscente verso i suoi figli, che non a caso scappano. Non è affatto una coincidenza che abbia perso circa diecimila abitanti nel corso dell’ultimo ventennio. Poi si affretta ad osannare uno come Renzo Arbore, esaltato senza motivo e la cui venuta ha dissanguato le casse di un comune che dovrebbe investire su ben altro. Caro Tony, non ti crucciare, sei nato in una città chiusa, che ha persino la presunzione di credere di essere nel giusto! Da un campobassano deluso come te.

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