Per il prossimo mese e mezzo i bambini della ‘Don Milani’ continueranno ad andare a lezione in via Leopardi. In questi 45 giorni Palazzo San Giorgio dovrà trovare un’altra sede idonea allo svolgimento delle lezioni nel caso in cui lo studio di vulnerabilità sismica confermerà quanto già è stato messo nero su bianco dall’ingegnere Giovanni Corsi, e cioè che l’edificio non è sicuro nonostante gli interventi di miglioramento sismico completati due anni fa.

E’ questo l’esito del primo faccia a faccia tra il sindaco Antonio Battista, il dirigente scolastico della ‘Don Milani’ Maria Chiara Battista e la delegazione dei genitori. Una riunione fiume, alla quale partecipano anche gli assessori Pietro Maio (Lavori Pubblici) ed Emma de Capoa (Istruzione), oltre al dirigente del Settore Lavori pubblici Giovanna Iannelli.

Due le ipotesi sul tavolo: la costruzione di appositi moduli prefabbricati o un altro sito che possa ospitare le classi della scuola di via Leopardi. «Abbiamo respinto la proposta dei doppi turni, crediamo sia improponibile per motivi didattici e logistici. Le lezioni pomeridiane avrebbero riflessi di natura psicologica sui bambini», aggiunge ancora l’avvocato. Un’indicazione emersa pure lunedì scorso nell’assemblea dei genitori.

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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