L’esito del vertice tra Regione, Comune di Campobasso e azienda sembrava aver aperto uno spiraglio per gli otto autisti della Seac a rischio licenziamenti. Venerdì scorso infatti, il governatore Paolo Frattura e l’assessore regionale ai Trasporti Pierpalolo Nagni avevano rassicurato le parti chiarendo la volontà della Regione di «ridefinire per il 2017 la riduzione delle risorse trasferite ai Comuni per il trasporto pubblico urbano nell’ottica di avviare e completare quanto prima il percorso che porti all’efficientamento del servizio e alla sua effettiva sostenibilità». In sostanza dall’iniziale 30% di finanziamenti in meno si è passati al 10%. Inoltre i due esponenti di Palazzo Vitale hanno anche esortato i Comuni a «fare la loro parte». A margine dell’incontro, poi, il comunicato stampa che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori della Seac. «Licenziamenti sospesi», il titolo della nota. «Entro la fine di marzo si troverà una soluzione, ma già da lunedì il Comune di Campobasso garantirà il servizio, per il prossimo mese, come quello offerto lo scorso anno. Non si è quindi lontani da un accordo, reso possibile soprattutto grazie alla disponibilità della Regione di rivedere il taglio, deciso dalla Legge di Stabilità, che determina enormi restrizioni del servizio di trasporto urbano nel capoluogo».
Dunque, tutto bene quel che finisce bene. Peccato che gli autisti della Seac, terminato l’incontro e tornati in azienda per completare i turni, abbiamo trovati affissi sugli autobus una nota della Seac (che riporta la data del 24 febbraio) che avvisa «tutti gli utenti che a far data dal prossimo mese di marzo il servizio subirà una grossa riduzione di corse. La data di inizio del nuovo servizio sarà comunicata al più presto. Nessun debito di addebito o richiesta di rimborso potrà essere addebitato alla società Seac».
Una fulmine a ciel sereno che ha spiazzato gli autisti convinti che l’accordo tra società e Comune per evitare di ridurre le corse, e dunque scongiurare i licenziamenti, fosse stato trovato. I sindacati intanto restano cauti: «L’avviso ci ha lasciato perplessi – commenta Nicolino Libertone dell’Ugl – anche perché avevamo ricevuto rassicurazioni dalla Regione. Nel corso dell’incontro però – sottolinea – non è stato redatto alcun documento. Attendiamo notizie ufficiali dal Comune e dalla Seac, aspetteremo fino a martedì -dice – se non avremmo la certezza che nessun autista tornerà a casa siamo pronti ad indire un nuovo sciopero».

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