I controlli erano partiti venti giorni fa su tutto il territorio regionale. Nel mirino del Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri di Campobasso studi dentistici, ambulatori medici e centri estetici. Al termine dell’operazione i militari del Nas hanno messo i sigilli a 5 strutture e denunciato 6 persone. I militari hanno accertato che i centri effettuavo interventi di chirurgia mini invasiva, come la rimozione di nei e cisti o infiltrazione di acidi per motivi estetici, senza le necessarie autorizzazioni sanitarie. Non solo, le strutture, dislocate tra Campobasso, Cercemaggiore, Termoli, Bagnoli del Trigno e Venafro, del valore complessivo di 2 milioni di euro, erano sprovviste anche dei requisiti strutturali, logistici ed organizzativi. Insomma all’interno dei centri non poteva essere praticato alcun tipo di intervento di natura chirurgica, visto che i titolari non avevano neppure l’autorizzazione da parte dell’Asrem. Nei guai sono dunque finiti i titolari dei centri che sono stati denunciati alle Procure di Campobasso, Larino e Isernia. Ora le strutture interessate dal blitz dovranno comunicare ufficialmente di cessare l’attività chirurgica o richiedere le necessarie autorizzazioni igienico sanitarie. Solo dopo questo passaggio potranno riaprire i battenti. Non è escluso che nelle prossime ore altre strutture – fanno sapere dal Nas – finiscano sotto la lente dei Carabinieri. Questo per evitare che altri pazienti ignari si sottopongano ad interventi senza i necessari requisiti igienico sanitari.

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