Forte e chiaro il messaggio della Polizia di Stato di Isernia, nei confronti dei responsabili di comportamenti violenti associati a manifestazioni sportive: 22 i Daspo emessi dal Questore dopo gli accertamenti svolti dalla Digos – diretta dal dottor Pasquale Marcovecchio – nei confronti di altrettanti sostenitori delle squadre “Città di Isernia San Leucio” e “U.S. Venafro” militanti nel Campionato regionale di Eccellenza per i fatti risalenti allo scorso anno.
Era il tardo pomeriggio di domenica 10 settembre 2023 quando, di rientro dalle rispettive trasferte fuori casa, i due gruppi di tifosi si sono affrontati sulla SS 85 venafrana, nel territorio del Comune di Macchia d’Isernia, nei pressi del piazzale di un noto esercizio commerciale.
I violenti scontri determinarono il blocco del traffico sull’arteria per diversi minuti, con numerosi automobilisti e famiglie di rientro dal weekend fuori porta che si sono trovati al centro di una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi, condotta con cinture e aste di bandiera, nonché lancio di sassi, fumogeni, sedie e armi improprie raccolte lungo la sede stradale.
Vetri infranti e l’incendio della massicciata ferroviaria hanno reso ancora più pericolosi quegli
attimi di ordinaria follia.
Anche grazie alle testimonianze dei presenti, i poliziotti hanno potuto, in tempi brevi, ricostruire i fatti e individuare le singole responsabilità.
Per le turbative causate alla sicurezza pubblica, alla luce dei fatti accaduti e dei comportamenti tenuti dai soggetti coinvolti e al termine delle istruttorie amministrative da parte della Divisione anticrimine, il Questore di Isernia ha emesso 22 provvedimenti di Daspo di diversa durata e rilevanza, proporzionati al tipo di condotta posta in essere.
Ai destinatari è stato quindi vietato l’accesso agli impianti sportivi e ai luoghi destinati al transito delle tifoserie delle due squadre per periodi che vanno da 1 a 6 anni, mentre per tre di loro, già colpiti in passato da analogo provvedimento, è stato imposto dall’Autorità giudiziaria anche l’obbligo di firma presso la Questura in concomitanza con gli incontri disputati dalla squadra del cuore.
«Ancora una volta, la collaborazione e il senso di responsabilità di cittadini diligenti – dichiarano dalla Questura – hanno consentito di individuare i responsabili di comportamenti violenti che purtroppo sono ancora associati a manifestazioni sportive».

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