Il Camper della Libertà di Cateno De Luca ha fatto tappa anche in Molise. Ieri mattina nella sala Gialla del Palazzo della Provincia, il leader di Sud chiama Nord ha presentato il progetto della lista “Libertà” insieme ai candidati per il collegio, e in particolare a Pina De Donato, Katia Di Lella e Donato Amoruso, che lo stesso De Luca ha ringraziato su Facebook subito dopo l’incontro.
«Abbiamo la necessità di arrivare in Europa per cambiare il sistema – ha detto De Luca -. Diciamo no a questa Europa liberticida. Noi rappresentiamo il territorio, con la nostra lista valorizziamo le autonomie locali e i sindaci. Ed è proprio l’Unione europea che dovrebbe valorizzare i territori e soprattutto i Comuni. Stiamo scontando in questo momento il doppio centralismo, quello romano e quello di Bruxelles. Quindi si parte proprio per fermare questo disegno – ha proseguito. Abbiamo un consenso che è trasversale, d’altronde abbiamo già dimostrato quando ci siamo confrontati in varie competizioni elettorali di ricevere un gradimento che prescinde da destre e sinistre. Quando sono stato candidato alla presidenza della regione Sicilia ho avuto oltre 500mila voti, un risultato frutto della valutazione dei cittadini riguardo al buon governo e alla buona amministrazione, non ad una valutazione ideologica. Ma ovviamente guardiamo anche a quel 50 per cento di persone che non va più a votare.
Ci troviamo sempre con le nostre terre sfruttate da certi baroni che fanno le proprie fortune e poi si fanno vedere alla vigilia delle elezioni. Mi auguro che anche in Molise, come sta già succedendo in Sicilia, ci sia una rivolta e una reazione. Oggi l’alternativa c’è, è la lista Libertà.
Siamo statisti di frontiera, i sindaci rappresentano ormai l’ultimo baluardo della democrazia, pagano anche le conseguenze del malgoverno che viene perpetrato sopra le nostre teste dalle Regioni, dallo Stato e dall’Europa. Perciò, siamo presenti alle problematiche quotidiane e soprattutto resistiamo, nonostante il rischio di rimanere schiacciati dalla malapolitica».
De Luca ha fatto anche un riferimento al Ponte sullo stretto, ribattezzando il ministro Salvini chiamandolo ironicamente Matteo Verdini, visto il legame con la figlia del noto ex politico e imprenditore italiano. «Un’operazione affaristica – così bolla la vicenda De Luca -. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l’alta velocità da Salerno a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni che abbiamo in Sicilia, il potenziamento dei porti di Gioia Tauro e Augusta. Diciamo quindi no all’operazione propagandistica di Salvini che serve per chiudere alcuni contenziosi e sistemare magari fino alla settima generazione alcune famiglie di noti politici».
Sul tema dell’autonomia e dell’indipendenza, il leader di Sud chiama Nord, lancia la provocazione: «Ho sempre detto che se potessi, e magari un giorno potrei anche farlo da presidente della regione Sicilia, prenderei a colpi di accetta i tubi che portano il petrolio estratto e raffinato in Sicilia al resto d’Italia, ma questo per lanciare una provocazione molto precisa. Non è pensabile che il Meridione continui a stare col cappello in mano e soprattutto i meridionali non riescono a dare fiducia agli stessi meridionali. Noi oggi rappresentiamo una nuova generazione di un Meridione protagonista che può andare anche al di là del Regno delle due Sicilie, ovviamente il nostro interesse è quello di avere libertà anche di impresa, libertà di vivere, libertà nei servizi urbani anche nel Meridione come nel resto d’Italia. D’altronde ormai il sistema Italia è un Titanic che sta affondando, perché la competitività dell’Italia nel contesto europeo è sempre ormai più ridicola» – ha concluso, prima della pausa pranzo al ritrovo Labbate Mazziotta per gustare un assaggio dei sapori molisani insieme a candidati e sostenitori. Un’occasione per discutere dei prossimi appuntamenti della campagna elettorale del progetto Libertà.

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