Isernia con l’Abruzzo: una follia. Parole e musica sono di Gabriele Melogli, storico sindaco di Isernia che non intravede alcun beneficio nel passaggio della provincia pentra in un’altra regione.
«La proposta dell’accorpamento della provincia di Isernia all’Abruzzo mi sembra semplicemente assurda e contraria agli interessi sia della città di Isernia, sia di tutta la provincia – afferma Melogli, intervistato ai microfoni di Teleregione -. Immagino che come conseguenza negative ci sarebbe innanzitutto la soppressione del Tribunale di Isernia perché faccio l’avvocato, quindi ci tengo in modo particolare che questo Tribunale si salvi, però in tal caso non avrebbe più ragione di essere. Il rischio più grande sarebbe quello della soppressione della Provincia visto che molto probabilmente ci sarebbero altre cittadine abruzzesi, penso ad esempio a Sulmona, che potrebbero rivendicare a giusta ragione, avendo già il Tribunale, anche la Provincia».
Insomma, sono solo alcuni dei motivi per cui per l’ex sindaco isernino Gabriele Melogli, la proposta di annettere la provincia pentra all’Abruzzo sarebbe «estremamente dannosa e pericoloso per la nostra realtà».
A dirla tutta, Melogli racconta di come da sindaco di Isernia aveva provato a fare un’operazione inversa, ovvero annettere l’area di Castel di Sangro alla provincia pentra. A distanza di due decadi si è attivato il percorso contrrio. Anche questo, evidentemente, è un segnale inequivocabile dei tempi che cambiano.
«Intorno al 2010, quando ricoprivano la carica di primo cittadino, feci una proposta, cioè di allargare la provincia di Isernia e di acquisire quindi alcuni comuni e limitrofi. Questa proposta ottenne un grande risultato perché non soltanto Castel di Sangro, ma anche cittadine come Roccaraso, come Rivisondoli e altre realtà chiesero di poter passare con la provincia di Isernia proprio perché si sentivano emarginate in qualche modo nei confronti dell’Aquila che era distante mentre per venire a Isernia sarebbe stato molto più agevole. Insomma, quella proposta all’epoca ebbe un riscontro positivo per la città di Isernia. Purtroppo, le cose ci sono invertite e adesso invece dalla provincia di Isernia si vuole passare con l’Abruzzo. Mi dispiace, perché significa che in questo periodo di tempo è successo qualcosa di negativo per la nostra città».
Per Melogli il referendum sarebbe propedeutico alla scomparsa del Molise, un processo ineludibile in previsione di una macroregione ma che in tal modo viene accelerato dalla consultazione popolare.
«Venendo meno una delle due province del Molise – spiega lo storico sindaco isernino – non ci sarebbe più ragione di tenere in piedi la Regione, quindi probabilmente questo processo che forse avverrà naturalmente nei prossimi anni cioè quella della soppressione della Regione Molise, avverrebbe molto prima, decretando la scomparsa del Molise».

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