Lo stipendio non è uguale per tutti. Anche se si è in possesso della stessa qualifica e si svolgono mansioni identiche. A incidere è anche ‘la geografia’, cioè il luogo dove ha sede il posto di lavoro. E il Molise in questa classifica è al penultimo posto. Peggio di noi solo la Calabria. La situazione meno rosea è quella che si registra in provincia di Isernia, che risulta al 96esimo posto nella graduatoria stilata dal portale Jobpricing, attraverso il JP Geography Index che, analizzando diversi aspetti, mette in fila regioni, province e città a seconda della retribuzione annua lorda dei lavoratori. Nella provincia pentra ammonta, mediamente, a 24.644 euro. Va un po’ meglio a Campobasso, che con un salario di 26.207 euro si piazza al 77esimo posto. La media regionale è invece di 24.903 euro, mentre quella nazionale supera i 26mila. Non solo. Rispetto allo scorso anno, Isernia ha perso cinque posizioni, mentre Campobasso ne ha guadagnate tre.
Obiettivo della ricerca è quello di far luce sulle retribuzioni relative all’intero territorio italiano, individuando un valore di riferimento per ogni provincia. In pratica si tratta di una sorta di ‘mappa’ che indica quali sono i territori dove un lavoratore può cogliere opportunità di una crescita retributiva.
Sempre più nel mercato, infatti, la scelta di un posto di lavoro è soggetta a valutazioni basate sulla sede di lavoro. «A ogni territorio – spiega infatti
il JP Geography Index- corrisponde infatti un tessuto di aziende ben diverse, settori differenti e opportunità più o meno diffuse. In aggiunta la distanza dal proprio domicilio, influisce nella ricerca di un’occupazione. Tale contesto determina le differenze tra la retribuzione che un lavoratore, anche a parità di professione, può percepire in una provincia piuttosto che in un’altra».
Nella sostanza, l’indagine dedica a ogni regione una scheda che contiene le Ral (ovvero le retribuzioni annue lorde) medie complessive per ogni provincia e indica anche la differenza percentuale rispetto alla media regionale e la posizione nella graduatoria totale.
Inoltre per ogni provincia viene segnalata la posizione nella classifica del JP Geography Index dell’anno scorso e il numero di posizioni guadagnate o perse in graduatoria.
Il Geography Index 2017 si basa sulle rilevazioni effettuate dal sito JobPricing (utilizzato da circa 600.000 utenti) tra il 2014 e il 2017.
Per ottenere la retribuzione media di ogni provincia si è considerata la composizione di dirigenti, quadri, impiegati e operai all’interno della provincia stessa, ottenuta tramite l’elaborazione dei Dati Trimestrali sulle Forze di Lavoro fornite dall’Istat.
Sul podio delle regioni dove si guadagna di più ci sono Lombardia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. Più in generale, e non è certo una sorpresa, è il Nord a farla da padrone. Nella classifica delle province per arrivare a una città del Centro bisogna scorrere l’elenco fino al 14esimo posto di Firenze, mentre Roma è solo 15esima. Quanto a Sud e Isole, si scopre che a Cagliari (48esimo posto) si guadagna di più che a Napoli, Palermo o Siracusa.

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