Dopo ‘Puliamo il mondo’, Pietracatella ha deciso di aderire alla ‘Festa dell’Albero 2015’ coinvolgendo le scuole per sensibilizzare in questo modo i più giovani al rispetto dell’ambiente.

L’accoglienza dei migranti sarà un altro dei temi che caratterizzerà la ‘Festa dell’albero’. Il Comune di Pietracatella ha aderito al Sistema di protezione per richiedenti asilo promosso dal Ministero dell’Interno e ospita nei locali di Palazzo Iarossi, ristrutturato come ostello, tredici immigrati provenienti da alcuni paesi del continente africano. “La comunità, per favorire l’integrazione dei nuovi ospiti – aggiungono dall’ammininistrazione – ha organizzato diverse attività per rendere partecipi alla vita cittadina anche i richiedenti asilo. Tutte le associazioni hanno così deciso di coinvolgere i ragazzi immigrati alla campagna della Festa dell’Albero, per portarli a conoscenza dei valori di tutela e rispetto ambientale alla base dell’iniziativa.

L’albero è il simbolo della natura che per primo ci parla di radicamento, vita e appartenenza al territorio. Mettere a dimora un nuovo albero è un gesto concreto di vita e di speranza. Gli organizzatori così pensano di dedicare la piantumazione degli alberi ai diritti dei migranti, affinché possano essere rimossi tutti quegli ostacoli legislativi e culturali che impediscono ancora il dialogo tra culture diverse. Questi nuovi venti alberi verranno dedicati anche a tutte le bambine e i bambini nati in Italia da genitori stranieri, per sposare la causa dello ius soli: nascere nel nostro Paese, anche se figli di genitori stranieri, deve significare essere cittadini. Pietracatella così, tramite questa iniziativa, si distinque per due motivi: attenzione all’ambiente e integrazione dell’immigrato. Due temi che in alcune parti del nostro Paese, soprattutto negli ultimi tempi, sembrano non trovare soluzione”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.