Continua a suscitare interesse l’opera di rigenerazione urbana attraverso la street-art avviata qualche anno fa nel borgo antico di Civitacampomarano con il festival ideato da Alice Pasquini. «Questa volta – scrive Luana di Lodovico sul giornale on-line “Virtù Quotidiane” – vi propongo un viaggio per conoscere tre piccoli gioielli del nostro Belpaese: Dozza, Aielli e Civitacampomarano. Tre borghi diventati nel tempo vero e propri laboratori di rigenerazione urbana attraverso (e non solo) la street-art. Voglio ringraziare i tre sindaci, Luca Albertazzi, Enzo Di Natale e Paolo Manuele per la disponibilità e per tutto il lavoro che hanno fatto, e stanno facendo, per rendere i loro territori belli, sostenibili e ospitali. Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, è famoso nel mondo per la scritta presente su un muro dell’antico borgo “Il Molise Resiste”. In questo piccolo paese nel 2013 si è intrapreso un percorso di “abbellimento” dei muri pubblici tramite urban art, attività che nel 2016, grazie alla direttrice artistica Alice Pasquini e alla presidente della Pro loco Ilenia Carelli, si è trasformata nella manifestazione internazionale “CVTà – Street Fest”».
Il sindaco, Paolo Manuele, racconta come «attraverso il festival siamo riusciti non solo a rivitalizzare angoli nascosti del nostro piccolo borgo e a far conoscere il paese nel mondo, ma anche a valorizzare delle identità e delle tradizioni locali attraverso laboratori e attività collaterali che si svolgono i giorni del CVTà, diventato un vero e proprio Festival di Comunità che sta generando un indotto economico locale che coinvolge anche i comuni limitrofi. A livello architettonico, poi, il borgo si sta trasformando: è possibile riconoscere una bellissima contaminazione tra architettura storica e le forme di arte contemporanea, visibili su immobili pubblici e privati».
Soddisfatto il sindaco Paolo Manuele per l’attenzione che questa iniziativa continua a suscitare anche fuori dai confini regionali. «L’articolo – affferma il primo cittadino dopo aver ringraziato la giornalista per l’interesse – pone l’accento su street art e rigenerazione urbana, di come i piccoli borghi possono diventare laboratori di buone pratiche. Sono riportati tre esempi italiani che spiccano, il nostro borgo con il suo CVTà Street Fest, Dozza ed Aielli».

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