In questo giorno successivo a Pasquetta, dove sono interdette spiagge, lungomari e aree verdi, pubblichiamo la lettera dell’imprenditore balneare Pietro D’Andrea, che ha inviato al Governatore Donato Toma, agli assessori Niro e Cotugno e al presidente del Consiglio regionale Micone. Iniziativa assunta come Base Balneare DD Molise, sull’attività di preparazione degli stabilimenti balneari. «Le attività balneari, dopo il periodo di fermo delle attività e conseguente chiusura invernale, richiedono un cospicuo periodo tempo per la preparazione alla riapertura estiva con attività di ripristino dei manufatti, biancheggiature, lavori vari di manutenzione così come la rimozione dei detriti rilasciati dalle mareggiate e depositati sulle spiagge. Viste le norme in atto di restrizione per le attività produttive, considerando l’approssimarsi della stagione balneare, si rende atto di approfondire e chiarire a vari livelli governativi, se le attività balneari che rappresentano una delle essenziali risorse del turismo nazionale, possano essere considerate facenti parte delle attività produttive oggetto di blocco oppure possano proseguire i lavori preparatori nel rispetto della lotta e prevenzione dell’epidemia in atto. E’ necessario comprendere, se in caso di ritardi di apertura, vi siano delle deroghe alle ordinanze, che , qualora le attività di pulizia, manutenzione e allestimento non vengono riprese al più presto, si rischia di compromettere l’intera stagione balneare e chele conseguenze economiche porranno grossi problemi ai Concessionari per il pagamento dei canoni e tributi oltre il grave rischio di decadenza per mancata o ritardata apertura di servizio pubblico. Oltremodo risulta che alcuni comuni della costa italiana (per esempio Vieste e Chioggia) hanno autorizzato le attività di manutenzione, pulizia e vigilanza nelle strutture balneari e che, da ultimo, il Ministero della Salute unitamente alla Regione Emilia-Romagna ha disposto che “negli stabilimenti balneari e relative aree di pertinenza, l’accesso è consentito solo al personale impegnato in comprovate attività di manutenzione e vigilanze anche relative alle aree in concessione o di pertinenza”(art.1 comma 1 lettera C) ordinanza del Ministero della Salute e del presidente della Regione Emilia-Romagna del 3 aprile 2020). Si precisa che resta preminente per noi la priorità alla salute e il contenimento dell’epidemia; se non ci sarà quest’aspetto, non ci potrà essere nessuna riapertura. Aspettiamo l’evolversi della situazione rispettando tutte le misure predisposte dal Governo e dal Ministero della Salute ma vorremmo organizzarci per studiare nuove modalità di fruizione della spiaggia e partecipare con un nostro protocollo di sicurezza in aggiunta a quello ufficiale del Governo. Si precisa che in questo ultimo periodo, vi sono state diverse disposizioni, a partire dal Dpcm, da cui non si evince esplicitamente il divieto alla preparazione degli stabilimenti balneari, ma si limita a proibire in modo molto generico, tutte le attività di intonacatura del locali, lavori di cantieri edili, tinteggiature nonché altri lavori di completamento e finitura degli edifici. Gradiremmo per la problematica descritta , più precise indicazioni sempre nel massimo rispetto delle misure previste dai Dpcm, al solo fine di programmare al meglio le predette attività . Si richiede, per quanto di competenza alla Regione Molise, anche in merito alle ordinanze regionali, chiarimenti e maggiori dettagliai nostri interrogativi; si invita la Regione a specifiche interrogazioni da rivolgere alla Capitaneria di Porto su eventuali deroghe, ai Ministeri competenti sui provvedimenti del prossimo Dpcm del 10 aprile e ordinanze della Regione Molise sulle attività di spiaggia. In attesa di conoscere il modo e i tempi per svolgere le attività descritte, o decisioni di completa chiusura e i provvedimenti del caso, cordialmente saluto».

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