Villa Livia si conferma location d’eccezione sulla costa Nord di Termoli per appuntamenti special. Un Ferragosto tutto da vivere è quello a bordo piscina per assistere al concerto di uno degli artisti che hanno fatto la storia della musica leggera italiana, in band assieme ai Pooh, e da solista. Parliamo di Riccardo Fogli. L’appuntamento è alle 20 di domani sera, per una cena spettacolo del 15 agosto che mai come quest’anno, vista anche l’assenza della classica festa del mare e dell’incendio del castello, rappresenta un unicum a Termoli. I posti sono limitati per garantire la distanza di sicurezza nel pieno rispetto della normativa Covid. Uno sforzo organizzativo compiuto come sempre dalla famiglia Mastrangelo, con Massimo, Daniela e Alberto, capaci di portare sempre personaggi e vip del mondo dello spettacolo in Molise. Riccardo Fogli, dopo una brevissima permanenza nei Jet di Pontedera (band dal profilo amatoriale) esordisce nel settore della musica leggera come frontman e bassista di un complesso rock che fa base a Piombino, Formatosi nel 1961 grazie alla forte spinta intraprendente di Ivo Saggini e di Tullio Anselmi. Al Piper di Milano avviene l’incontro tra Fogli e la prima formazione dei Pooh (allora capitanata da Valerio Negrini e Mauro Bertoli), è una delle ultime esibizioni della band. Impressionati dallo stile canoro del giovane Fogli e dalla sua tecnica al basso, dopo il concerto i musicisti del complesso dei Pooh gli chiedono di entrare nella formazione in sostituzione di Gilberto Faggioli, che già da qualche tempo si trova in forte divergenza con le scelte musicali dei compagni e per ciò è stato estromesso dal sodalizio. Di contro, i componenti della band a cui fa capo Fogli, senza un contratto discografico e attraversati da un clima di smobilitazione, dovuto alle ristrettezze economiche, sono in procinto di sciogliere la band. Il passaggio di Riccardo Fogli nel ruolo di bassista da una formazione all’altra avviene non senza compromessi: Saggini e soci chiedono a Valerio Negrini di accollarsi le rate del furgone della band che ancora stavano finendo di pagare. Così il complesso dei Pooh si ritrova con un nuovo bassista, che in dotazione, oltre al furgone e alle ammiratrici, porta pure la canzone Nel buio, cover di I looked in the mirror, che i Pooh inseriranno sia nella scaletta dei concerti sia nel primo album, Per quelli come noi, uscito nell’ottobre del 1966. Il ruolo di Riccardo nel primo LP della band è comunque marginale; si occupa dei cori e delle parti di basso dei brani non ancora registrati. Alcune canzoni erano infatti già state incise e pubblicate in precedenza. Fra i brani che rimangono fuori dal disco, spicca una chicca divertente, I cinque orsacchiotti, nella quale i 5 musicisti, a turno, interpretano una delle strofe. L’ultima viene affidata proprio al giovane Fogli. In seguito, dopo l’abbandono di Mauro Bertoli, il complesso si assesta in quartetto. Escono alcuni singoli di successo, Piccola Katy e In silenzio, entrambi affidati all’interpretazione di Riccardo, il quale diventa leader vocale della band anche nel successivo Long Playng Contrasto, uscito nel 1969. Riccardo è anche voce principale di Mary Ann, Un minuto prima dell’alba e Goodbye Madame Butterfly. Nel 1976 arriva una svolta nella carriera di Fogli, il 45 giri Mondo, di Carla Vistarini e Luigi Lopez, diventa un successo e il nome dell’ex bassista dei Pooh comincia finalmente a circolare nei grossi circuiti nazionali. Grazie a Mondo, il cantante entra nella Top Ten della Hit Parade, partecipa al Festivalbar e ritira il Premio Disco Verde. Sempre in quell’anno, pubblica il suo secondo LP, intitolato semplicemente Riccardo Fogli, che include fra le altre una canzone del suo periodo nei Pooh, la famosa In silenzio che viene rivisitata in una versione particolarissima e rallentata, con una sezione orchestrale a far di contorno. L’intro ricorda però Infiniti noi dei Pooh, pubblicata nel 1973. Nel disco trovano spazio anche Mi manca, brano scritto da Umberto Tozzi che verrà incluso sia nell’album dell’artista toscano sia in quello del giovane cantautore torinese. Fra le due versioni, l’unica differenza sarà il testo, leggermente modificato dal paroliere Giancarlo Bigazzi. Con Giancarlo Lucariello che produce i suoi dischi, Riccardo torna in auge e pubblica nel 1977 il singolo “Stella” di Carla Vistarini e Luigi Lopez, che diventa una hit importantissima della sua carriera, anche se non riesce a oscurare il precedente successo di Mondo. Nel 1982 partecipa a Sanremo e vince con Storie di tutti i giorni, canzone che in molti vedevano come vincitrice già designata della manifestazione. La vittoria sanremese, peraltro, è abilmente costruita dal produttore Lucariello, che curò i dettagli della canzone, dal suono di chitarra elettrica contrapposto a un giro di pianoforte classico, dall’abbigliamento elegante di Riccardo Fogli durante la serata finale, all’accompagnamento di un chitarrista di matrice rock di grande effetto come Roberto Puleo. Le enormi polemiche a seguire (si vocifera di una vittoria comprata dalla casa discografica[2]) non minano la popolarità del brano, che balza in cima alla Hit Parade, regalando a Fogli il Premio Bettino Ricasoli per la qualità letteraria del testo, il Telegatto, il Premio Radio Corriere TV e il Disco d’Oro. Il successo del brano permette al cantante di esibirsi l’anno successivo all’Eurovision Song Contest, manifestazione canora europea che vedeva la partecipazione, come rappresentante dell’Italia, proprio del gruppo o dell’artista vincitore a Sanremo. Nel 2015 dopo 42 anni di assenza, rientra nella formazione del complesso dei Pooh per il tour “Reunion” del 2016, organizzato per celebrare il cinquantesimo anno di attività del gruppo: oltre a suonare in tutte le date del tour, Riccardo incide con i Pooh delle nuove versioni a 5 voci di classici della band quali Pensiero, Noi due nel mondo e nell’anima, Chi fermerà la musica, Piccola Katy e Pierre, oltre ai 4 brani inediti presenti nel triplo cd/DVD live Pooh 50 – L’ultima notte insieme Tante storie fa, Le cose che vorrei, Ancora una canzone e Traguardi. Il 31 gennaio 2017, una volta conclusa l’esperienza “Reunion” con i Pooh, Riccardo pubblica per Sperling & Kupfer l’autobiografia Un uomo che ha vissuto – Storie di tutti i miei giorni.

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