mdt venafro ex geomeccanica

La ‘favola’ dell’Mdt è finita. La società di Fontevivo (Parma) che quattro anni fa aveva salvato la Geomeccanica annuncia la chiusura dello stabilimento venafrano.
Sparisce così un marchio che ha fatto la storia nel mondo – prima Cmv, poi Geomeccanica e infine Mdt – per quanto concerne la progettazione, costruzione, commercializzazione di attrezzature ed impianti nel settore della geotecnica quali sonde, pompe, strumenti specifici per il ‘jet grouting’ e perforazioni del sottosuolo nonché macchine accessorie ed affini. Chiunque associava questi macchinari alla Geomeccanica, e di conseguenza a Venafro. L’Area di crisi, pertanto, non ha fatto in tempo ad ‘atterrare’: la Mdt ha deciso di avviare le procedure per la mobilità di tutti e 15 i dipendenti – 11 operai e 4 impiegati – operanti presso lo stabilimento di Venafro. Un simbolo della città che sta dunque per sparire.
La Mc Drill Technology Spa ha messo nero su bianco che “non ritiene di poter individuare e predisporre adeguate misure che possano fronteggiare le inevitabili conseguenze sul piano sociale dell’attuazione dei provvedimenti descritti”, ovvero i licenziamenti.
Nonostante tutto, il segretario regionale Giuseppe Tarantino, per conto del sindacato Fiom Cgil, si sta battendo per salvare i quindici posti di lavoro ed ha già chiesto al prefetto la convocazione di un tavolo urgente con proprietà dello stabilimento e Regione Molise. Ci sarebbero, secondo la Fiom, gli strumenti per salvare quantomeno i dipendenti dalla mobilità. Ad esempio, con la cassa integrazione. Per comprendere il tracollo del sito produttivo, basti ricordare che la Geomeccanica contava su circa 70 unità lavorative. Poi, il declino. Con tanto di polemiche per i fondi pubblici – sostanzialmente aiuti regionali – finiti nella spazzatura. La società parmigiana ha così deciso di ridurre i costi, cessando l’attività a Venafro, blindando al contempo la produzione a Fontevivo, dove operano 43 lavoratori. Tra le cause della chiusura, certamente la crisi che ha causato un “forte calo delle commesse”. Ma anche una riorganizzazione societaria nella quale non c’è più posto per Venafro.
Al di là dei 15 posti di lavoro – delle 15 famiglie che finiranno per strada – l’ex Geomeccanica rappresentava per la città un simbolo. Che sta inesorabilmente scomparendo.

(su Primo Piano Molise di oggi in edicola)

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