Compositore venafrano ritrova la partitura dell’ouverture dell’opera “Agnes Von Hohenstaufen” di Gaspare Spontini. Così, venerdì primo giugno, il nuovo teatro di Erfurt (Germania), la riproporrà per la prima volta in tempi moderni: si tratta dell’ultima opera documentata del compositore Gaspare Spontini (Maiolati, 14 novembre 1774 – Maiolati, 24 gennaio 1851) e capolavoro del teatro musicale ottocentesco.
L’imponente composizione fu eseguita per la prima volta alla Königliches Opernhaus di Berlino (oggi Staatsoper Unter den Linden) nel 1829 e, in versione definitiva, nel 1837; da quegli anni in poi fu negletta dai teatri e dalle istituzioni musicali, anche per la difficoltà e per gli ingenti costi che il suo allestimento comporta (nel finale del secondo atto sono previsti contemporaneamente due orchestre e due cori, oltre all’insieme dei solisti).Grazie alle ricerche di Paolo Prete (www.risuonanze.it/comp/prete.html), compositore venafrano da più di venti anni attivo con passione nello studio della figura di Spontini, è stata ritrovata, dopo che per quasi due secoli se ne era persa notizia, la partitura dell’ouverture dell’opera. Quest’ultima giaceva, in forma di parti staccate, nella Kongelige Bibliotek (Biblioteca Reale) di Copenaghen, catalogata con un refuso che ne oscurava la visibilità e che ne ha impedito l’inclusione nelle edizioni a stampa dell’opera, compresa quella moderna stampata da G. Henle Verlag nel 2001. Sulla base di alcune notizie riportate da Richard Wagner nella sua autobiografia (“Mein Leben”), è probabile che Spontini, recatosi a Copenaghen nel 1844 per essere insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine dell’Elefante dal re di Danimarca, avesse tentato di promuovere e far eseguire l’intera sua ultima fatica; è possibile che l’esecuzione, tuttavia, avvenne per la sola ouverture, come testimonia la presenza delle parti d’orchestra ritrovate.
La notizia dell’importante ritrovamento è stata trasmessa da Paolo Prete a Marco Palmolella, conservatore del Museo Spontini, e al dott. Arne Langer, responsabile della drammaturgia per gli allestimenti del teatro di Erfurt; quest’ultimo ha deciso, in un lavoro davvero ingente, di acquisire la sinfonia mancante, e proporla in questo grande spettacolo previsto il primo giugno.
Dopo un continuo confronto tra Prete e Langer, per riuscire a preparare in tutta urgenza la partitura, a pochi giorni dalla prima, si è riusciti a realizzare questo difficile intento: “Agnes Von Hohenstaufen” sarà presentata nella sua interezza per uno spettacolo della durata di tre ore e quindici minuti e tornerà ad essere patrimonio della Germania musicale.
La partitura di riferimento è un’antica edizione tedesca che, per il testo, si è confrontata con il libretto del 1829 conservato presso una collezione privata di Majolati Spontini.
La rappresentazione avverrà nelle date 1, 3, 6, 8 e 10 giugno 2018. A dirigere l’orchestra sarà Zoi Tsokanou; la regia e la drammaturgia sono a cura di Marc Adam e Arne Langer.
L’ouverture ritrovata, carica di passione e dalle sonorità gonfie ed impetuose, è di importanza fondamentale per l’opera a cui appartiene, che altrimenti avrebbe avuto il difetto di iniziare ex abrupto, ain modo avvertibilmente monco, con un esultante coro non introdotto da alcuna preparazione orchestrale.
L’opera intera verrà trasmessa in streaming dalla radio Deutschlandradio Kultur, il 16 giugno. La comunità majolatese presente all’avvenimento sarà rappresentata in teatro da Marco Palmolella, conservatore dell’Archivio, Biblioteca, Museo Gaspare Spontini, in compagnia di Paolo Prete, autore del ritrovamento.
È questa dunque un’occasione rara e imperdibile per ascoltare, finalmente e dopo troppi anni di deprecabile oblio, l’ultimo capolavoro di Spontini e comprendere la crucialità della sua figura per la storia della musica europea. Allo stesso tempo, è una dimostrazione di come l’Italia sia troppo poco attenta alle proprie eccellenze storiche, al punto dover attendere lungamente l’intervento dei complessi artistici di altri Stati europei perché tali eccellenze vengano rivalutate.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.