Sul caso dei continui sforamenti dei valori di Pm2,5 a Venafro qualcosa (più che altro qualcuno) finalmente sembra muoversi. Ancora il 2 dicembre la centralina è ‘impazzita’ facendo segnare un nuovo, gravissimo record: 65 ug/m3 (rispetto al valore previsto di 25 ug/m3 e di 20 ug/m3 che vigerà dal primo gennaio 2020).
Dunque, ad alzare la voce sono stati il capo dell’opposizione Nicandro Cotugno e l’ex capogruppo di maggioranza Stefano Buono. In particolare, il già sindaco Cotugno sull’inquinamento ha attaccato Ricci e la sua amministrazione: «Dove sono? Ma esistono? Stanno portando Venafro nel baratro più profondo, nell’indifferenza totale. Inesistenti ed inadeguati». Il dirigente regionale Pd e consigliere comunale di maggioranza Buono ha invece puntualizzato come «gli sforamenti relativi al Pm2,5 – come del resto specificato già da Primo Piano Molise – per essere considerati oltre la soglia legalmente tollerabile devono prendere in considerazione la media annuale. Ciononostante penso sia opportuno da parte nostra, da parte di tutto il mondo istituzionale affrontare la questione e rilanciare».
Dunque, «innanzitutto accelerare l’espletamento dello studio epidemiologico che dovrà condurre Venafro come Comune capofila della Valle del Volturno e commissionato al Cnr. Valutare, se dovessero anche in seguito permanere livelli significativamente alti riguardo la misurazione del Pm2,5, l’opportunità di escludere i mezzi pesanti dal traffico, mediante apposita ordinanza sindacale, nella zona centrale di Venafro. Questo anche in via precauzionale poiché non possiamo, ad oggi, conoscere i livelli del Pm0,1, ovvero polveri ultrafini e nanoparticelle assai più piccole e quindi ulteriormente più pericolose».
A tal proposito, Stefano Buono propone di «sollecitare la Regione, e quindi in modo particolare gli esponenti che rappresentano il nostro territorio, a dotare l’Arpa di appositi sistemi di monitoraggio anche delle Pm0,1». Quindi, «convocare da subito un tavolo istituzionale che metta assieme Comuni interessati, Regione, Anas e parlamentari molisani per portare avanti, nell’ambito della necessaria, secondo me, progettazione di una grande infrastruttura viaria in Molise, la progettazione e la costruzione della “Bretella”». Infine, l’ex capogruppo di maggioranza sottolinea come pensi «sia doveroso che come Comune si metta in atto un programma concreto di piantumazione. Da troppi anni abbattiamo senza nemmeno sostituire».
Intanto, a quanto pare gli ambientalisti cittadini si starebbero organizzando per scendere nuovamente in piazza all’inizio del nuovo anno dopo la massiccia partecipazione alla protesta “Ora basta” del 2017.

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