E’ avvolto nel mistero il motivo che ha indotto una quarantenne di nazionalità romena a gettarsi dal terzo piano dell’ospedale San Timoteo di Termoli. La donna si era recata nel reparto di chirurgia maschile dove era ricoverato suo marito, peraltro in via di guarigione, e senza che nessuno se ne accorgesse si è affacciata dal finestrone che affaccia sul lato nord di Colle Macchiuzzo, buttandosi nel vuoto. Un volo di una quindicina di metri almeno che non le ha dato scampo. La donna è morta sul colpo, con gli organi interni che hanno subito un urto troppo violento e la testa spappolata, con i resti raccolti dal personale medico e dai carabinieri di Termoli. L’allarme è stato lanciato alle 18.45, quando il 112 è stato avvisato del rinvenimento di un cadavere. Tre le pattuglie che sono giunte al San Timoteo, con l’area del presunto suicidio perimetrata dal nastro bicolore e con il corpo ormai senza vita e martoriato dalle conseguenze della caduta coperto con un telo verde. Sul posto sono giunti anche il comandante del nucleo operativo Fabio Vittorini e il direttore sanitario Filippo Vitale. I militari hanno compiuto i vari rilievi, in attesa che il magistrato di turno, la dottoressa Morena Susi – che non ha voluto rilasciare al cun commento – disponesse la rimozione del cadavere, avvenuta in tarda serata. Lo stesso Vitale non si capacitava delle ragioni che hanno indotto la romena a togliersi la vita in un luogo così particolare come l’ospedale, per giunta col marito degente in corsia. Per dare l’ufficialità al gesto estremo occorrerà attendere l’esame autoptico o la semplice ricognizione cadaverica, sarà il Pm a stabilirla, ma dalle prime indiscrezioni pare non ci fossero segni sul corpo della donna che inducessero a pensare a una morte violenta, per una caduta provocata da altri. Un dramma che si potrà svelare anche sentendo cosa avrà da dire il marito, se magari potesse essere scaturito da tensioni coniugali o da problemi nell’ambito della famiglia. L’ennesima tragedia che colpisce la comunità romena, che solo qualche mese fa aveva perso altre due persone ancora giovani per l’omicidio di Campomarino Lido e l’incidente mortale di Ururi. Una comunità davvero sfortunata.

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