Torna in carcere il papà di Ginevra De Marco, la bambina di tre anni di Campolieto morta il 31 dicembre del 2007 dopo aver ingerito metadone. Antonio De Marco in queste ore si è visto recapitare un ordine di carcerazione per cumulo di pena. L’uomo, 46 anni, oltre al reato di omicidio colposo, relativo alla morte della figlia, risponde della violazione della normativa sugli stupefacenti, ha dei precedenti relativi a fatti accaduti a Roma nel 1991 e per altre violazioni relative ad un incidente stradale accaduto a Bologna. I Carabinieri gli hanno notificato a Campolieto, dove risiede, il provvedimento emesso dal Tribunale di Bologna che ha determinato in 4 anni e 5 mesi di reclusione e in 23mila euro di multa la pena residua. De Marco, che si trova ora in carcere a Campobasso, era stato condannato in primo grado con il rito abbreviato a sette anni di reclusione. La pena era stata poi ridotta a quattro anni e 4 mesi in appello. Il papà e la mamma (Viktorya Yefimofa) di Ginevra erano stati arrestati all’indomani della tragedia perché, secondo l’accusa, avevano atteso ore prima di portare la bambina in ospedale, dopo che si era sentita male per aver bevuto il metadone che i due avevano in casa in quanto tossicodipendenti.

Sul caso è intervenuto il legale di De Marco, l’avvocato Antonello Veneziano. “Questo ordine di carcerazione presenta evidenti errori – ha detto – , chiederò al più presto una revoca. Ci sono aspetti da censurare – ancora le parole del difensore – perché addirittura gli viene revocato l’indulto che gli era stato in precedenza concesso”.

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