operai

Si è chiusa ieri la tre giorni di votazioni che ha visto impegnati i 230 operai della Unilever. I dipendenti dello stabilimento pozzillese della grossa multinazionale sono stati chiamati ad esprimersi, attraverso il referendum, in merito all’accordo firmato il 17 aprile scorso da sindacati e proprietà sugli esuberi.
Alle urne si sono recati ben 221 lavoratori, per un’affluenza pari al 96%. Il responso è stato chiaro: il sì ha vinto con oltre il 67%. L’esito del referendum è stato accolto con grande soddisfazione dai sindacalisti di Cisal e Ugl, Antonio Martone e Mario Scioli. Ricordiamo che l’accordo disciplina tutti gli aspetti della collocazione in mobilità, dall’incentivo all’esodo (previsti dai 47 mila ai 60 mila euro lordi) passando per i requisiti dei lavoratori ‘licenziabili’. Insomma, gli esuberi saranno in un certo senso ‘indolori’. Verranno scelti fino “a un massimo di 30” dipendenti (non più 34 dunque), tutti tra i pensionabili in sostanza.

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